il manifesto - 09 Ottobre 2003
Berlusconi richiama Fini all'ordine
IMMIGRAZIONI
Berlusconi stronca Fini sul diritto di voto Malessere in An, che perņ annuncia una proposta di legge
Dopo un giorno di silenzio, e di crescente malumore, Silvio Berlusconi risponde gelido a Gianfranco Fini. «Non è nei piani del governo, io personalmente non ci ho mai messo la testa» dice dell'ipotesi di concedere il diritto di voto, almeno per le amministrative, agli immigrati. Ma Alleanza nazionale questa volta non recede. Anche se a fatica, tra proteste e malumori della base e di colonnelli come Francesco Storace e Maurizio Gasparri, Fini riesce a imporre la sua linea e in serata Ignazio La Russa annuncia la presentazione di un apposito progetto di legge. «Siamo pronti a un'intesa per una buona legge» offre la sponda Piero Fassino, mentre Confindustria si mostra soddisfatta. Ma è difficile dire chi, a parte il centrosinistra potrebbe votarla. Forza Italia scansa il problema («Fini propone di discutere, non propone altro» fa spallucce il diretto interessato, il ministro degli interni Pisanu). La Lega, soddisfatta delle bacchettate del premier al suo vice, parte di nuovo all'attacco. Calderoli rivendica nientemeno che «la battaglia di Lepanto contro il musulmano» e parte alla caccia dell'elettore deluso di Alleanza nazionale. «Voto agli immigrati? No, grazie!!!» recitano i manifesti per le vie di Milano, mentre per un giorno i microfoni di Radio Padania sono «riservati agli elettori di An».A PAGINA 5