il manifesto - 21 Giugno 2003
Rivolta al Cpt di Trapani La polizia carica, due feriti
Un'altra giornata di forte tensione e di botte ieri al cento di permanenza temporanea (Cpt) «Serraino Vulpitta» di Trapani, la struttura detentiva per stranieri in attesa di espulsione diventata tragicamente famosa qualche anno fa per la strage di immigrati morti tra le fiamme inuna cella chiusa a chiave. Ieri una trentina di immigrati, che opponevano al trasferimento, si sono fronteggiati ad armi impari con polizia e carabinieri, che - raccontano le agenzie - hanno presto «sedato la rivolta» e «riportato l'ordine» all'interno del Cpt. Sul posto è giunta anche una squadra di vigili del fuoco che, però, non ha dovuto compiere alcun intervento. Da giorni il centro di permanenza - ristrutturato da pochi mesi ma non per questo le condizioni di vita all'interno sono meno difficili di un tempo - è stracolmo di immigrati (una parte degli ultimi sbarcati a Lampedusa sono stati portati qui) e molte sono state recentemente le lamentele che le stesse forze dell'ordine hanno rivolto ai diversi organi competenti. Secondo gli agenti non solo il numero degli immigrati è al di sopra del limite massimo di capienza, ma lo stesso organico delle forze dell'ordine sarebbe al di sotto delle reali esigenze.

La tensione ieri si è alzata subito dopo la decisione di trasferire una parte delle centinaia di immigrati da Trapani al centro di permanenza di Lecce. Alcuni stranieri, tempendo probabilmente di essere da lì a poco rimpatriati, si sono opposti e avrebbero così cominciato a scagliare oggetti contro i poliziotti. La reazione di questi ultimi e di quelli arrivati successivamente è stata durissima. Due immigrati, rimasti feriti, sono stati accompagnati, in ambulanza, al pronto soccorso del «Sant' Antonio Abate». Delle loro condizioni non si sa allo stato nulla. Nel Cpt la tensione resta alta.