il manifesto - 16 Maggio 2003
LAMPEDUSA
Ripescati i corpi di quattro immigrati
I resti dei corpi di quattro immigrati, morti probabilmente durante uno dei tanti naufragi avvenuti nel Canale di Sicilia, sono stati ripescati nel mare di Lampedusa. A recuperarli sono stati i pescatori dell'Elide di Mazara del Vallo, gli stessi che il 7 marzo del 2002 furono protagonisti di un'altra tragedia del mare: il ribaltamento di un barcone preso a traino con una settantina di immigrati africani a bordo. I sopravvissuti di quel naufragio - sul quale c'è un'inchiesta giudiziaria in corso per presunte omissioni di soccorso da parte della marina italiana - furono nove, 12 i cadaveri recuperati, i corpi degli altri immigrati non furono mai ripescati. I corpi ripescati ieri, ora a disposizione dell'autorità giudiziaria, sono rimasti impigliati nella rete del peschereccio a 50 miglia a sud-ovest di Lampedusa. «Avevamo appena issato a bordo il `sacco' quando abbiamo visto nelle maglie della rete, tra i pesci ancora vivi, i corpi martoriati di quei quattro poveretti», ha raccontato Paolo Poliotti, 46 anni, il comandante dell'Elide. Sarà impossibile dare un'identità ai corpi. «I resti erano ormai quasi scarnificati. Il tronco di uno di loro era privo di braccia e di gambe», hanno riferito i pescatori.