il manifesto - 01 Settembre 2002
«Ospiterò i sopravvissuti»
Don Vitaliano della Sala: «Pronto anche ad andare in carcere»
MA. PA.
ARIANO IRPINO (Avellino)
Quando sono arrivati i ragazzi della rete campana no global i corpi dei cinque kurdi morti per asfissia erano già stati portati via. Nell'area di sosta dell'autogrill di Mirabella Eclano, nel punto dove dal camion proveniente dalla Bulgaria sono state scaricate sull'asfalto le cinque vittime e i quattro feriti stipati nell'autotreno come pacchi da imballaggio, i giovani del movimento hanno lasciato uno striscione: «Bossi e Fini siete voi assassini». Con loro c'era don Vitaliano della Sala, il parroco scomodo che la sorte ha messo tra le ruote di quel camion, la cui ultima tappa è stata l'area di sosta ad appena una ventina di chilometri da Sant'Angelo a Scala, il paese dove il prete, sempre in procinto di essere mandato via dalle gerarchie ecclesiastiche, è ancora parroco. Per il prete no global, è giunto il momento di disobbedire, e comincerà a farlo aprendo ai clandestini le porte della sua chiesa.

Don Vitaliano, cosa intendete fare per i quattro kurdi ricoverati in ospedale?

Faremo ogni cosa servirà per aiutarli, ci stiamo attivando per raccogliere tutte le informazioni possibili e capire quanto possa essere più utile. Siamo in contatto sia con l'ospedale di Ariano Irpino che con quello di Benevento. Trovo squallido che i feriti non abbiano trovato nemmeno la solidarietà della chiesa. Fino ad ora non è andato nessuno, la Caritas è completamente assente, ma questo non dovrebbe essere un suo compito?

E se i kurdi avessero bisogno di ospitalità?

La mia parrocchia è aperta, sono disposto ad ospitarli con il permesso della Questura o senza. Poi, se vogliono, mi vengano ad arrestare. Ma la mia chiesa dal nove settembre sarà aperta a tutti i clandestini, e non solo ai quattro sopravvissuti all'ennesimo viaggio della disperazione.

E' una forma di protesta contro la Bossi-Fini?

Di più, non si tratta di protestare. Io intendo disobbedire a questa legge, la trovo xenofoba e razzista. Ogni extracomunitario diventa una merce di scambio, ricattabile da parte di chiunque, anche delle organizzazioni criminali. Questa legge fa di loro dei nuovi schiavi. Per di più in questo caso parliamo di kurdi, un popolo che avrebbe diritto ad avere l'asilo politico, ma in un simile contesto è più facile avere il permesso di soggiorno. Aggiungiamo ipocrisia ad ipocrisia, perché nel mentre si parla di bombardare Saddam Hussein, poi si fa morire soffocato chi magari riesce a fuggire dall'Iraq.

Introduce anche discriminazioni tra clandestini: chi ha avuto la sfortuna di avere avuto un foglio di via non può più accedere alla sanatoria.

E' un altro degli aspetti inaccettabili di questa legge. Essere fermati senza permesso di soggiorno non può trasformare una persona in un criminale.

Sarà un paradosso, ma con il governo di centrodestra sbarchi e incidenti di immigrati sono in continuo aumento.

Io non so come la vicenda dei kit passi all'estero, cosa ne recepiscano gli extracomunitari, ma penso che i clandestini aumenteranno piuttosto che diminuire. Da prete posso dire che il problema è nello spirito con cui sono fatte queste leggi, gli extracomunitari non sono mai considerati come fratelli, se per la Turco-Napolitano si trattava di stranieri, per la Bossi-Fini si tratta di nemici. A questo punto non resta che disobbedire.