il manifesto - 21 Agosto 2002
IN BREVE
Per Amina
L. G.
Il mondo contro la Nigeria. Il giorno dopo la condanna a morte per lapidazione di Amina, colpevole di aver avuto un figlio senza essere sposata, l'Europa ha espresso sdegno per la crude sentenza dei giudici di Funtua e ha promesso alle autorità nigeriane un'iniziativa diplomatica. Domitilla Baldoni, presidente dell'Associazione nazionale delle donne italiane, ha chiesto al governo italiano di offrire ad Amina la cittadinanza italiana con un salvacondotto per farla arrivare sana e salva nel nostro Paese. Le organizzazioni umanitarie di tutto il mondo ricordano che la sentenza di condanna di Amina è incompatibile con la costituzione nigeriana, con il patto internazionale sui diritti civili e politici delle Nazioni unite (sottoscritto anche dalla Nigeria) e con la carta africana per i diritti umanie. La parola passa ora alla Corte Suprema della Nigeria.

«Duplice omicidio»

Ian Huntley , bidello nella scuola di Jessica e Holly, ieri sera è stato formalmente incriminato per il duplice omicidio delle due bambine britanniche scomparse e ritrovate morte sabato scorso. Huntley, che era stato fermato sabato insieme alla sua compagna, la maestra Maxine Carr, è da ieri pomeriggio chiuso in manicomio. Per questa mattina è fissata un'udienza preliminare alla corte di Peterborough e sempre stamattina gli inquirenti decideranno se incriminare o rilasciare la maestra. La vicenda di Jessica e Holly ha riacceso il dibattito sulla pena di morte in Gran Bretagna e appare allarmante il risultato di un sondaggio pubblicato ieri sul Daily Mail: il 56% degli intervistati si è dichiarato favorele alla pena capitale per i reati commessi sui minori.

Indagati i salvatori

Non si aspettava di essere indagato Corrado Scala, il comandate del peschereccio che lunedì ha soccorso 151 clandestini alla deriva su un barcone nel canale di Sicilia. Eppure è quanto è accaduto: Scala è infatti indagato dalla procura di Modica, assieme ai quattro componenti dell'equipaggio, per concorso nel favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. La vicenda è sconcertante anche perché Scala aveva concordato i soccorsi e le rotte da seguire proprio con il comando delle capitanerie di porto a Roma. Intanto però il procuratore Domenico Platania ha disposto il sequestro dell'imbarcazione e l'acquisizione della registrazione dei contatti radio tra il peschereccio italiano e il comando della Capitaneria di porto di Roma.

Cucina pericolosa

Un cuoco di cucina vietnamita è stato ucciso dal morso di un serpente di mare che stava per cucinare. E' accaduto nelle cucine di un noto ristorante di Hai Phong, a una cinquantina di chilometri da Hanoi. Lo chef, Le Hung Coung, 22 anni, stava prendendo il serpente dal recipiente in cui era custodito quando è stato morso al braccio sinistro. Il giovane è morto in ambulanza durante il trasporto in ospedale.