il manifesto - 23 Giugno 2002
Il sole e il filo spinato
La solidarietà creativa e concreta del movimento con i migranti
Pubblicità regresso Hostess barbute pubblicizzano i viaggi della speranza. Anche così il movimento intende sottolineare la lotta per i diritti delle persone, ancora tutti da globalizzare

ALBERTO D'ARGENZIO
SIVIGLIA
Mentre i disobbedienti entravano nella chiesa del Salvador, tre gentili e barbute hostess, della compagnia SIberia, distribuivano dalle scalinate della basilica una rivista di viaggi patinata, Mundos Soñados. Dodici belle paginette per pubblicizzare i molteplici sistemi di trasporto e di accoglienza che ruotano intorno ai migranti, con un logo sintesi stessa del programma, un sole sormontato dal filo spinato. Dietro a loro i colorati manifesti delle imprese reclamizzate nella rivista. Ecco il Consorzio Mafie dello stretto, con la credenziale di 4.000 morti in soli 5 anni grazie alla loro Trashmediterranea, o come rimpatriare i migranti dentro le stive dei ferry; ecco oppure Deportation class: «Stanco di viaggiare come una persona? Viaggia come una valigia!». Si può volare con Viajes SIberia e Brutish Airwys, compagnie leader nella deportazione. Mentre in Port SIVEntura, il parco tematico specializzato in sistema di vigilanza costiera, si potranno vivere emozioni vere lanciandosi tra le onde dello Stretto della morte, o rivivere il mito western, con tanto di comitati per il linciaggio, nel padiglione La Ley de la frontera. Per il soggiorno in Spagna ci si può rivolgere ai Paradores de Internamiento, sette strutture dalle Canarie a Madrid, ognuna con descrizione particolareggiata dei servizi offerti e del trattamento che si suole ricevere. Anche uno spazio di approfondimento per il settore aereo, Deportation-Alliance - viaggi per non ritornare, informa che rimpatriare un migrante da Madrid a Pechino, con o senza sonnifero o cuscino in faccia, costa 10.950 euro, dovuti alla grata compagnia di due poliziotti. Infine un'offerta speciale per maestri, sindacalisti, avvocati e contadini, ¿Quieres desaparecer? vuoi sparire?, viaggi nel Sahara occidentale, Algeria, Cina, Brasile, Colombia e Messico. Le barbute hostess sono tre New kids on the black block e la loro trovata non è che la più ironica di quelle in solidarietà con i migranti ed in particolare con gli oltre 400 rinchiusi nell'Università Pablo de Olavide, ormai da due giorni in sciopero della fame. Il forum sociale di Siviglia e la costellazione di movimenti che lo compongono non si è limitato a provocare e solidarizzare ma ha cercato di dare una risposta differente all'ossessione immigrazione che si è impossessata dei 15 prima e durante questo vertice andaluso. Il Forum ed altre due Ong, Andalucia accoglie e Pro derechos humanos, hanno collaborato alla stesura di un documento che cerca di delineare un'alternativa alla politica migratoria della Ue. Il progetto articolato in 23 punti, 11 dedicati all'Europa, 12 specifici per la Spagna, mirano a riportare al centro l'individuo ed i suoi diritti. In primo luogo si chiede di superare l'equazione politica migratoria - politica antiterrorismo, quindi di armonizzare i sistemi di accoglienza nello statuto comune di residente permanente della Ue. Il forum contesta anche la logica dell'esportazione delle frontiere, anche se per ora non santificata dalle sanzioni. Propone il rafforzamento della politica di aiuto allo sviluppo e di programmi educativi interculturali. E chiede di facilitare il ricongiungimento familiare, aumentare il sostegno ai minori, rafforzare il diritto d'asilo ed eliminare i centri di internamento.

Le proposte sono state consegnate al difensore del popolo per l'Andalusia, José Chamizo, per passare per le mani del delegato del governo e raggiungere, via José Maria Aznar, i 15. Non si tratta di proposte rivoluzionarie ma già sono sufficientemente incongruenti con l'approccio Ue. Nel frattempo sembra che la situazione si stia in parte smuovendo per i migranti della Pablo de Olavide. Via campesina pareva disposta ad offrire dei contratti di lavoro, ma nemmeno questo dà garanzia che il governo regolarizzi i migranti.