il manifesto - 23 Giugno 2002
Fabbriche con licenza di stupro
«Performing the border», a Roma il documentario sul confine maledetto
A proposito di confine Messico-Usa, non perdersi lunedì prossimo a Roma, ore 21, all'istituto austriaco di cultura, Performing the border, corto di 42' realizzato da Ursula Bieman su Ciudad Juarez, cittadina di frontiera dall'altra parte di El Paso, dove le multinazionali hanno impiantato da qualche anno fabbriche, a costo del lavoro semizero, di materiali elettronici e digitali, con relativo fenomeno di femminilizzazione della manodopera e «sessualizzazione» progressiva delle proletarie, in una zona divenuta un ghiotto mercato della carne. Talmente aperto a qualunque perversione che da tre anni sono state assassinate oltre 300 ragazze, senza che la polizia (pesantemente implicata nello sfruttamento della prostituzione) abbia trovato colpevoli se non un arabo ottimo come «mostro» da prima pagina, poi liberato con tanto di scuse...Il documentario è all'interno di Qui non è qui il «primo festival europeo di scrittori migranti» che da venerdì scorso dibatte, tra concerti e proiezioni, di cultura delle mescolanze mobili e di identità ibride. Fino al 28 giugno, disseminati per la città, dal Goethe al Forum austriaco di cultura, dall'Istituto svizzero alla Casa delle Letterature, all'Università La Sapienza, discuteranno di musiche rom, diaspore europee, mitteleuropa, assimilazione e identità, multiculturalità e nuove individualità, scrittori e musicisti provenienti da ogni ocntinente. Rassegna nella rassegna è «Alien», cortometraggi sulla migrazione e il linguaggio che verranno proiettati lunedì 24 giugno, alle ore 21, al Forum austriaco di cultura (viale Bruno Buozzi 113). Sono previsti anche il «work in progress» New Jersey Dreams, di Heidrun Holzfeind (Austria) su una ragazza del Ghana cacciata dagli Usa; Untitled (donna), estratto di 3'da una videoistallazione sul razzismo e i pregiudizi in Austria attraverso i racconti du una ragazza african-american (di Songul Boiraz e Peter Holl); Performing the border di Ursula Bieman (che è una coproduzione Svizzera-Messico) e Balance di Ruth Kaaserer, il quotidiano di tre ragazze, figlie di immigrati, che vivono nei suburbi di Vienna e costruiscono amicizie, amori, odi identità, respirando cultura hip- hop e rollermania. (r.s.)