il manifesto - 24 Maggio 2002
Immigrati, Blair schiera la flotta
Giro di vite in Gran Bretagna contro gli immigrati. Secondo il quotidiano «The Guardian» il governo si preparerebbe a varare un piano di emergenza che prevede l'impiego di navi della marina militare per fronteggiare e respingere le carrette del mare cariche di immigrati e profughi. Le navi non si limiterebbero alla semplice sorveglianza delle coste inglesi, ma si spingerebbero fin nelle acque internazionali nel tentativo di impedire che le imbarcazioni si avvicinino troppo all'isola. Il giornale cita un documento riservato secondo il quale sarebbe stato Tony Blair in persona a voler prendere di petto la questione immigrazione e questo nonostante la legislazione in materia sia gią notevolmente repressiva nei confronti non solo degli immigrati ma anche dei richiedenti asilo. Oltre all'invio delle navi da guerra, il piano prevederebbe anche la costruzione di ulteriori centri di detenzione nei quali rinchiudere i profughi in attesa di rimpatrio, l'utilizzo degli aerei della Raf per i rimpatri di massa e l'accelerazione delle procedure per coloro che «esplicitamente» non hanno diritto all'asilo (in particolare i cittadini provenienti dall'est europeo). La via imboccata da Blair contro gli immigrati piace al vicepresidente del consiglio e leader di An Gianfranco Fini: «Quanto anticipato dal `Guardian' su un possibile ruolo dellaMarina militare inglese nel Mediteraneo rappresenta una seria politica di contasto all'immigrazione». Fini ha poi aggiunto di non meravigliarsi che a schierare le navi da guerra sia un governo di sinistra.ALLE PAGINE 4 E 9