il manifesto - 28 Marzo 2002
Migranti, Scajola rivede le espulsioni
CI. GU.
ROMA
Il meccanismo delle espulsioni, così come previsto dal
disegno di legge Bossi-Fini, non sono costituzionali. Se ne è accorto
anche il governo, che nel merito ha chiesto un parere alla Consulta, e
già oggi il governo dovrebbe iniziare l'esame di un emendamento che modificherà
il meccanismo delle espulsioni con accompagnamento alla frontiera. La
Corte costituzionale, infatti, il 10 aprile 2001 aveva stabilito che le
espulsioni necessitano del parere del magistrato, e non solo quello del
questore, come prevede la Bossi-Fini. L'emendamento dovrebbe contenere
la detenzione in un centro di permanenza per almeno 48 ore, cosicché il
magistrato potrà esprimersi. Ma secondo la maggioranza questo comporterà
l'aumento dei centri di permanenza: un macigno per il bilancio dello stato.
Ieri al question time al senato il ministro degli interni Scajola
ha intanto risposto alle interrogazioni su «sbarchi clandestini e sul
connesso stato di emergenza». Gli sbarchi aumentano, ha esordito Scajola,
parlando di «crescita esponenziale» sulle coste siciliane, con 3859 arrivi
nel primo trimestre di quest'anno, contro i 491 nello stesso perioso dell'anno
passato. Il ministro ha anche rivendicato l'aumento dei rimpatri: dal
15 giugno 2001 al 17 marzo 2002 sono stati 66.160, con un aumento del
35%. A far aumentare gli sbarchi, dice Scajola, è l'arrivo massiccio dei
cingalesi. Va bene concedere il diritto d'asilo «ma in Sri Lanka la situazione
è tranquilla», ha aggiunto il ministro scatenando varie proteste. «Per
Scajola lo Sri Lanka è un gruppo rock, come lo erano i talebani per Bush»,
ironizza Gigi Malalbarba (Prc), ricordando a Scajola la difficile situazione
dei tamil, che compongono la maggior parte dei profughi cingalesi di cui
parla il ministro. «Lo stato d'emergenza dovrà dichiararlo l'associazionismo
contro il governo» dice Dino Frisullo di Senzaconfine, annunciando l'invio
del resoconto delle dichiarazioni del ministro alla Corte dei diritti
umani di Strasburgo.
Oggi, intanto, anniversario dello speronamento della nave albanese «Kater
I Rades», nel porto di Bari si terrà una manifestazione di commemorazione
delle vittime.
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