Immigrati alla Spd
Bufera in Germania sulla nuova legge
Le accuse Secondo il centrodestra, il Land del Brandeburgo avrebbe votato in modo contrario alla Costituzione

GUIDO AMBROSINO
BERLINO
Sulla nuova legge per l'immigrazione si è aperta una crisi costituzionale in Germania. La controversia verte sulle modalità di voto al Bundesrat, la camera dei Länder, che ieri si è pronunciata sul testo già approvato dalla maggioranza rosso-verde al Bundestag. A parere dei democristiani i voti del Brandeburgo sono stati conteggiati arbitrariamente a favore della legge, «violando la costituzione federale». Cdu e Csu si appellano al presidente della repubblica Johannes Rau affinché non ratifichi la legge. In caso contrario ricorreranno alla corte costituzionale. L'articolo 51 della costituzione prevede che i Länder, rappresentati al Bundesrat da un numero di delegati variabile da tre a sei a seconda della loro popolazione, esprimano il loro voto in modo «omogeneo». La prassi vuole che i governi si astengano se non riescono a accordarsi. A parere prevalente dei costituzionalisti, un pronunciamento disomogeneo invalida tutti i voti a disposizione di una regione. Sarebbe dovuto avvenire così anche per i quattro voti a disposizione del Brandeburgo, retto da una coalizione tra socialdemocratici e democristiani: voti decisivi per raggiungere la maggioranza assoluta di 35 voti su 69 (altrimenti i governi «controllati» dalla Spd ne avrebbero totalizzati solo 31). Quando ieri è toccato a questo Land pronunciarsi sulla legge per l'immigrazione, il ministro regionale del lavoro Alwin Ziel, socialdemocratico, ha detto «sì». Il suo collega agli interni, il democristiano Jörg Schönbohm, lo ha contraddetto pronunciando un chiaro «no». Presidente di turno del Bundesrat è il socialdemocratico Klaus Wowereit, borgomastro di Berlino. «Constato che il Brandeburgo non ha votato in modo omogeneo, mentre la costituzione prescrive che un Land possa pronunciarsi solo in modo univoco», ha detto Wowereit. Poi ha continuato: «Chiedo al ministro-presidente Stolpe come vota il Land brandeburghese». «In qualità di ministro-presidente del Brandeburgo dichiaro voto favorevole», ha risposto il socialdemocratico Manfred Stolpe. Il ministro degli interni Schönbohm ha protestato: «Presidente, lei conosce la mia posizione». Wowereit, imperturbabile, ha concluso. «Constato che il Brandeburgo ha votato sì». Tumulti e proteste dai banchi dei Länder democristiani. Dopo un'interruzione della seduta ne hanno chiesto la sospensione. Wowereit non l'ha concessa e si è passati agli altri punti all'ordine del giorno, mentre l'opposizione abbandonava l'aula. La legge consente l'immigrazione di tecnici e specialisti e apre le porte anche in settori come l'assistenza ad anziani e disabili, previe autorizzazioni degli uffici del lavoro. In ogni caso i disoccupati tedeschi avranno sempre la preferenza rispetto agli stranieri. Per altri aspetti la legge, consentendo ai «rifugiati» la possibilità di lavorare, dovrebbe alleggerire gli oneri dell'assistenza sociale. Ma per la Cdu non è abbastanza restrittiva.