13 Luglio 2001
 
 
  HOME PRIMA PAGINA
IN BREVE
Sbarco di kurdi

Nuovo sbarco di clandestini ieri sera nella Locride dove, a bordo di un peschereccio di 25 metri, sono giunti sulle coste di S. Ilario 350 immigrati, kurdi, iracheni e cingalesi. Tre di loro sono stati trasportati all'ospedale di Locri. Lo sbarco è avveno poco dopo le ore 19, quando l'imbarcazione è stata fatta arenare sui bassi fondali della costa antistante il centro ionico. A bordo di quest'altra carretta del mare, per sei giorni hanno viaggiato, ammassati in modo disumano, 49 donne e 55 bambini, e 218 maschi adulti, tutti praticamente senza mangiare né bere. I carabinieri della compagnia di Locri hanno fermato 6 persone, sospettate di far parte dell'equipaggio dell'imbarcazione. Fra gli immigrati anche qualche africano. Lo sbarco di ieri sera è il nono che avviene in Calabria dall'inizio dell'anno.

Coste violate

Ilitorali siciliani sono sistematicamente oggetto di violazioni ambientali. Nel solo 2000 sono stati accertati 4350 reati di questo tipo (quasi il 20% del totale italiano), in media uno ogni 3,5 km di costa, per lo più legati ad abusivismo edilizio. I dati sono stati resi noti ieri da Legambiente, in occasione della tappa di Goletta Verde a Porto Empedocle (Ag). I risultati delle analisi effettuate nell'area marina della provincia di Agrigento sono invece confortanti: salvo le due eccezioni di Licata e della foce del torrente Gela, il mare della zona è pulito e non ci sono problemi per la balneazione.

Aids: che fare?

Tra l'uso del preservativo e l'astinenza dal sesso meglio la seconda per sconfiggere l'Aids. Questa è la proposta che viene dal Kenia, nella persona del suo presidente Daniel Arap Moi, che ha chiesto alla nazione di astenersi dal sesso per almeno due anni in modo da limitare la diffusione della malattia. In precedenza il governo aveva annunciato l'intenzione di importare 300 milioni di preservativi da distribuire alla popolazione, ma questa soluzione aveva immediatamente scatenato la reazione dei leader religiosi.

Rischio Red Bull?

La bibita energetica Red Bull sarebbe all'origine di tre decessi in un anno in Svezia. The Swedish National Food Administration ha diffuso un avviso pubblico per mettere in guardia dall'assunzione della bevanda mischiata ad alcool o subito dopo esercizi o sforzi pesanti e continuati. Due delle vittime, infatti, sono morte dopo aver mischiato la bibita con della vodka, mentre la terza per averne bevuto diverse lattine dopo una seduta in palestra particolarmente impegnativa. Per tutte e tre il decesso si sarebbe verificato a breve distanza dall'assunzione di Red Bull. La casa produttrice si difende sostenendo che non ci sono prove certe che attestino una relazione tra la bevanda e gli strani decessi.

PRECEDENTE INIZIO SUCCESSIVO HOME INDICE