da "Il Manifesto"

18 Maggio 2001

Roma, razzismo a scuola: una spedizione punitiva contro gli "amici del negro"

ITALIA

 

M. D. C. - ROMA

La storia andava avanti da mesi. Tutti i giorni prima di entrare a scuola e durante la ricreazione un alunno cingalese, 12 anni, iscritto alla terza media dell'istituto statale "Pertini" di viale Adriantico, veniva circondato da un gruppo di quattro studenti, sbeffeggiato per il colore della sua pelle ("sporco negro" gli gridavano in faccia) e picchiato. Il preside della scuola - nel quartiere Montesacro, a nord di Roma - ieri ha detto che "né lui, né gli insegnanti sapevano nulla" di quanto avveniva quotidianamente nei corridoi dell'istituto. E nulla sapevano, preside e insegnanti, neanche di come - dopo che alcuni compagni di classe del ragazzo perseguitato avevano osato proteggerlo dalle aggressioni - si è poi evoluta la storia. Uno dei quattro balordi, indispettito, si è rivolto a dei ragazzi del quartiere (che risulteranno poi "vicini ad ambienti di estrema destra del Tufello") con i quali organizza una sorta di spedizione punitiva contro "gli amici del negro" con tanto di sequestro di persona. E' il pomeriggio del 7 maggio scorso: in sei si presentano davanti alla scuola con coltelli e bottiglie di vetro rotte, prelevano il ragazzo cingalese (per mesi ha vissuto il suo incubo tacendo per paura) e un suo amico portandoli nei giardinetti in via Val Trompia. Dove prima li fanno inginocchiare, li picchiano e poi, sotto la minaccia dei coltelli, li costringono a farsi dare gli indirizzi dei loro amici. Terrorizzato, uno dei due li conduce nel luogo in cui questi solitamente si incontravano. Qui gli aggressori danno "una lezione" anche al resto della compagnia, poi se ne vanno rubando tre motorini: "Questo è solo l'inizio, se solo vi azzardate a raccontare quello che è successo vi ammazziamo", è il loro avvertimento. Ma le cose vanno diversamente da come sperano: uno degli aggrediti trova infatti coraggio e denuncia tutto alla polizia. La quale, ieri, ha reso noto di aver identificato la banda degli aggressori: sono cinque ragazzi tra i 15 e i 17 anni e un 22enne, con precedenti per rapina e noto come ultrà della Lazio. Per tutti i giudici hanno disposto la denuncia in stato di libertà. Le accuse sono di sequestro di persona, lesioni, porto abusivo di coltello e minacce gravi. Oggi intanto, nella scuola di viale Adriatico, si riunirà il consiglio d'istituto per decidere se adottare provvedimenti ni confronti degli studenti colpevoli degli atteggiamenti razzisti.