da "Il Manifesto"

17 Marzo 2001

Intellettuali arabi contro l'antisemitismo

"Revisionismo e sionismo" è il titolo di una conferenza organizzata a Beirut da 31 marzo al 3 aprile da due organizzazioni negazioniste neonaziste, la svizzera Verité et justice - il cui leader Jurgen Graf, condannato nel 1998 in Svizzera a 15 mesi di carcere per aver negato l'Holocausto, vive in Iran - e l'americano Institute for historical review (Ihr). Sul sito Internet dell'Ihr (ihr.org) che fornisce tutte le informazioni sulla conferenza, si sottolinea che la partecipazione di "noti ricercatori e attivisti revisionisti di diverse nazionalità" riflette la collaborazione tra ricercatori "indipendenti" europei, degli Stati uniti e del Medioriente. L'iniziativa ha suscitato scalpore e perplessità che hanno provocato molte pressioni sulle autorità libanesi perché vietino la conferenza. Soprattutto la conferenza è stata stigmatizzata da un gruppo tra i più famosi e apprezzati intellettuali arabi, che, in un appello, denunciano l'iniziativa che con il pretesto di esprimese solidarietà alla causa palestinese, svilupperà tesi negazioniste, negando la realtà del genocidio commesso dai nazisti contro gli ebrei."Noi, intellettuali arabi, siamo indignati per questa inziativa antisemita. E mettiamo in guardia l'opinione pubblica libanese e araba e chiediamo alle autorità competenti del Libano di vietare lo svolgimento a Beirut di questa manifestazione inammissibile" scrivono i firmatari dell'appello: i poeti Adonis (libanese) e Mahmud Darwish (palestinese), lo storico Mohammed Harbi (algerino), gli scrittori Jamel Eddine Bencheikh (Algeria), Mohammad Berada (Marocco), Dominique Eddé, Elias Khoury, Gérard Khoury et Salah Stétié (Libano), Fayez Mallas e Faruq Mardam-Bey (Siria), Edward Said, Khalida Said e Elias Sanbar (Palestina)."Questa iniziativa, che utilizza il Libano come base per i propri obiettivi, sopraggiunge nel momento in cui un gruppo di intellettuali libanesi organizzano un colloquio, cui parteciperanno anche studiosi europei, dal titolo 'Memoria per l'avvenire' che propone per la prima volta dalla fine della guerra libanese, un ambito di riflessione e di dibattito su un passato sanguinoso", si legge nell'appello. Nonostante le polemiche i preparativi vanno avanti ha precisato Greg Raven, portavoce dell'Istitute of historical review, precisando che simili iniziative si tengono regolarmente negli Usa. PRECEDENTE INIZIO SUCCESSIVO HOME INDICE