da "Il Manifesto"

04 Marzo 2001

E intanto alla frontiera...

Nove "clandestini" riescono a nascondersi sull'Eurostar Parigi-Londra

"Stiamo facendo indagini accurate per capire come hanno fatto, se c'è qualche crepa nel sistema la troveremo e la chiuderemo". Promessa di Roger Harrison, alto rappresentante della società ferroviaria Eurostar. La pietra dello scandalo sono nove immigrati - tra cui una bambina di tre anni - che venerdì scorso sono stati trovati attaccati sotto a un convoglio del treno Eurostar Parigi-Londra. L'uffico immigrazione del governo inglese ha reso noto che si tratta di cittadini rumeni intenzionati a chiedere asilo politico. "Non sappiamo come ci siano arrivati - ha dichiarato sconcertata Danielle Freser, portavoce dell'Eurostar - ma di certo non erano semplicemente aggrappati all'esterno. Non sarebbero sopravvissuti". I treni Eurostar impiegano 3 ore per compiere il tragitto Parigi-Londra, e possono raggiungere una velocità di quasi 300 chilometri orari. Un comunicato della polizia ferroviaria inglese ha poi chiarito che le nove persone erano rinchiuse in quelle strutture concave che si trovano sotto i vagoni e che servono da ripostigli. "Erano in una struttura chiusa - si legge nella nota - l'unico collegamento con l'esterno era una fessura. Non avevano né cibo, né luce". Il treno la notte precedente aveva sostato a Parigi, in un deposito chiuso al pubblico e "controllato 24 ore su 24", ha specificato Daniella Fraser. "D'altronde - ha aggiunto - le persone trovano il modo di infilarsi negli arei, nonostante i sofisticati sitemi di sicurezza". Sono stati alcuni viaggiatori ad accorgersi che qualcosa non andava. Arrivati alla stazione di Waterloo hanno sentito "qualcosa" battere sotto i loro piedi: erano le disperate invocazioni di aiuto dei nove immigrati, tutti sprovvisti di documenti. Avvertita la polizia, i nove sono stati sottoposti ad un controllo medico, e poi consegnati alle forze dell'ordine. Eurotunnel, la compagnia anglo-francese che gestisce il tunnel della Manica, si era rivolta all'inizo del mese ai governi farncese e britannico per chiedere maggiori controlli, visto che sono molti gli immigrati che cercano di raggiungere l'Inghilterra, il Belgio o la Francia usando il tunnel. Immediata la risposta del primo ministro britannico, Tony Blair, che ha proposto di spedire una postazione dell'ufficio immigrazione nella stazione di Parigi Gare du nord. Ma l'Eurotunnelnon è una soluzione semplice neanche per gli immigrati. Il mese scorso un cittadino iracheno privo di documenti è stato trovato morto nel tunnel, investito da un treno in corsa. PRECEDENTE INIZIO SUCCESSIVO HOME INDICE