da "Il Manifesto"

15 Febbraio 2001

Clandestini a condizione

Ieri mattina le 14 donne nigeriane accusate per gli incidenti avvenuti lo scorso 8 febbraio nel centro di detenzione di via Corelli sono state condannate a sei mesi di reclusione. Dopo il patteggiamento però si sono viste rifiutare la condizionale perché, si legge nella sentenza, "clandestine, senza dimora né occupazione e quindi tornerebbero a delinquere". Secondo il segretario del Partito Umanista Schultze, che ha seguito l'udienza, "questa sentenza afferma ufficialmente che i clandestini a priori sono delinquenti e che lo sono tutti i disoccupati e i senza fissa dimora. Si tratta di un vero e proprio pregiudizio che vìola la costituzione e nega la libertà condizionata a 14 persone non per il reato commesso ma per il loro status sociale". Le donne nigeriane sono state riportate nel centro di via Corelli, una volta uscite potranno decidere se tornare al loro paese oppure scontare la pena.