da "Il Manifesto"

19 Gennaio 2001

CASE PER IMMIGRATI

Un trenta per cento in più per affitti irregolari

Siete italiani? Per un buco in periferia a Roma pagherete in media, a canone concordato, 600.000 lire. Per lo stesso buco, se siete stranieri, pagherete invece 960.000 lire al mese. Ancora. A Genova il "canone concordato" si aggirerebbe sugli 8 milioni e mezzo all'anno, quello "libero" sugli 11 milioni all'anno, quello "per immigrati" sui 12 e mezzo. Sono alcune delle stime svolte nel corso della ricerca Ares nel 2000 (pubblicata la scorso settembre sul mensile "Carta"): se ne deduce che mediamente il canone per gli immigrati è del 30% più alto che per gli italiani. Non solo. Circa l'80 per cento degli affitti pagati da immigrati sarebbero in nero. Sono stime, ovviamente, ma rendono piuttosto bene l'idea su come funzioni il mercato immobiliare per gli immigrati. I quali - sempre secondo la ricerca - rappresenterebbero ben il 70% della "domanda marginale di casa" in provincia di Roma, il 54,6 a Milano, il 51 a Firenze, il 27% a Napoli. Un'altra statistica, in realtà difficilissima da fare, è stata tentata dall'Ares: se non ci sono case, dove dormono gli immigrati? Secondo la ricerca il 5% dormirebbe nelle stazioni ferroviarie, il 4 nelle carrozze, il 3 in case occupate, il 5 in cascinali, altrettanti nei dormitori pubblici; il 15% sarebbe invece ospite di parenti, mentre solo il 10 per cento dormirebbe in un letto a pagamento.