Istigazione al razzismo
FRONTE NAZIONALE. Sciolto ufficialmente il movimento fondato da Franco Freda
L. FA.
da "Il Manifesto" 22 Novembre 2000

Una firma del ministro Bianco e il Fronte nazionale ufficialmente non c'è più. Il movimento politico fondato da Franco Freda nel '91, più volte accusato di incitare alla discriminazione razziale, è stato sciolto ieri dal consiglio dei ministri con un decreto firmato dal ministro degli interni. Il decreto, già entrato in vigore, ha effetto immediato e contempla anche la confisca dei beni. La decisione del consiglio dei ministri è stata presa in seguito a una sentenza della Cassazione che, nel maggio '99, ha sancito che il movimento dell'esponente dell'eversione nera è "un'organizzazione avente tra gli scopi l'incitamento alla discriminazione razziale". Molti esponenti del Fronte nazionale - 45 dei quali sono stati condannati nel '95 - sono già confluiti in altre formazioni dell'estrema destra. La notizia è stata accolta con particolare soddisfazione dal procuratore capo della Repubblica di Verona Guido Papalia, che coordinò l'inchiesta sulle attività del Fronte nazionale: "Avevamo comunicato al ministero degli interni che, essendo passata in giudicato la sentenza che condannava Freda per violazione della legge Mancino, bisognava sciogliere il movimento. Lo prevede una specifica norma di legge e questo è il risultato finale del nostro lavoro". Un lavoro che cominciò nel 1993 a Verona in seguito ad alcuni volantinaggi del Fronte nazionale davanti ad alcune scuole medie della città. Il processo si concluse tre anni dopo con la condanna di Freda a 6 anni di reclusione per il reato di ricostituzione del partito fascista. La pena in seguito fu ridimensionata a 3 anni dalla Cassazione, non più per violazione della legge Scelba ma per il reato di propaganda e istigazione all'odio razziale (legge Mancino). Per questa vicenda Freda era stato arrestato lo scorso marzo per scontare un residuo di pena di 7 mesi.