Diario di un'estate veneta
MASSIMO CARLOTTO
da "Il Manifesto" del 03 Agosto 2000

Si è dovuto scomodare un importante intellettuale locale per spiegare all'opinione pubblica del nord-est che Beachbomber, aspirante serial-killer che semina ordigni artigianali lungo il litorale dell'alto Adriatico, non è affatto un bombarolo pazzo ma un terrorista nemico dello sviluppo turistico. La tesi è senz'altro interessante e ha solleticato il senso civico della destra e della Lega nord che hanno proposto l'immediata formazione di ronde notturne. In effetti di giorno fa troppo caldo e a Beachbomber non verrebbe mai in mente di piazzare uno dei suoi micidiali gingilli mentre la spiaggia è affollata; meglio farlo di notte quando è deserta e battuta dalle squadre di poliziotti che gli danno la caccia da quattro anni. In realtà, come ai bei tempi della mafia del Brenta, la ricca e paciosa società del nord-est tende a ignorare i problemi che possono determinare cadute di immagine, nella speranza che scompaiano naturalmente senza causare troppi danni. Ben altri invece sono i temi all'ordine del giorno, primo tra tutti, fare bella figura con Haider, che al di là di cittadinanze onorarie, gemellaggi e gite veneziane per agganci economico-turistici, piace sempre di più alla destra locale. Dai nazisti di "Forza Nuova" a esponenti di spicco del mondo imprenditoriale, lo scalatore austriaco viene indicato come modello da imitare e clonare. Quantomeno nessuno rognerebbe per le ronde notturne e soprattutto si pagherebbero meno tasse, il vero problema che toglie il sonno a commercianti e industriali da Venezia a Trieste. Certo che se fossi Haider e, più in generale, tedesco o austriaco, attenderei la conclusione di una certa vicenda giudiziaria prima di gemellarmi con certe zone marittime del Veneto. Secondo la magistratura veneziana, Jesolo è sede di una mega truffa alimentare ai danni dei turisti che pare abbiano mangiato tonnellate di prodotti surgelati scaduti e rimessi in circolazione con etichette contraffatte, in particolare i prelibati gamberetti di laguna. Voci maldicenti messe in circolazione dai soliti comunisti ed ex comunisti mettono in evidenza la vicinanza di idee politiche tra il leader austriaco e gli accusati della frode. Insomma Haider farebbe bene a guardarsi le spalle. Nel frattempo i suoi sostenitori italiani lo citano ad esempio per risolvere uno dei flagelli che affliggono il nord-est e che è diventato il tema più dibattuto dell'estate: la prostituzione. La Lega nord non perde occasione, di solito il giorno prima del comizio di Bossi, di organizzare ronde notturne in automobile. Opportunamente scortati dalla Digos, le auto piene di camicie verdi si aggirano per le strade frequentate dalle donne di malaffare straniere strombazzando e urlando slogan contro gli immigrati. Nel caso di Padova, minacciano da sempre di invadere via Anelli, famigerata zona abitata da extracomunitari ma vengono regolarmente salvati dalla questura che li invita senza nessun sforzo a cambiare percorso. Tra i "Serenissimi" gira la voce che i calci in culo dei negri facciano un casino male. Non è un caso che tutto ciò accada a Padova. La città del Santo infatti è la punta di diamante del dibattito sulla riapertura delle case chiuse. Il caldo fa la sua parte e il sindaco Giustina Destro, ex indipendente eletta dal Polo, conia il termine "Pornolandia" per indicare la zona franca che andrebbe deputata allo sviluppo legalizzato della prostituzione, mentre l'assessore Saia di An vorrebbe scatenare il terrore con i suoi vigili supermilitarizzati (in Veneto è una mania, a Jesolo vorrebbero essere addestrati come l'Fbi) contro meretrici e clienti. Interviene il vescovo riportando il dibattito a un livello dignitoso, sottolineando l'importanza di combattere la schiavitù imposta dagli sfruttatori e scoppia il finimondo. La destra della cattolicissima Padova attacca l'alto prelato invitandolo a pensare agli affari suoi e a questo punto la città diventa un unico enorme talk show. Tutti hanno qualcosa da dire, e i media locali si assicurano così il pieno di notizie dell'estate. Il caldo aumenta e presto si diffonde la notizia sull'ultima invenzione malefica degli sfruttatori extracomunitari: la prostituta sordomuta. Modello di lucciola importato appositamente dall'est in grado di capire solo tariffario e prestazione e impossibilitata a comunicare con il cliente per evitarne la fuga. Abili malavitosi si rendono conto che il momento è propizio per turlupinare mezza città e proponendo lauti guadagni clandestini ed esentasse, con la più classica delle catene di Sant'Antonio spillano quattrini a tremila onesti cittadini. Sette milioni per entrare nel giro e l'assicurazione di uscirne con ottanta. In provincia un carabiniere inciampa a un posto di blocco, dalla mitraglietta che impugna parte una raffica che colpisce a morte un camionista napoletano. Napoletano. Accidentalmente. Ucciso. La storia meriterebbe un serio approfondimento ma la scoperta di una casa di appuntamenti scatena dicerie e pruriti e al bar non si parla d'altro. Il dibattito sulla prostituzione continua. Altri carabinieri irrompono in uno dei tanti laboratori-bunker pieni di schiavi cinesi chini su vecchie macchine da cucire. Il talk show dovrebbe cambiare argomento e lo fa per un attimo. In un'antica chiesetta del centro si sposa Francesco Toldo, portiere della nazionale. La bella commessa e lo sportivo ricco e innamorato regalano alla città una giornata degna di una telenovela. I parenti dei degenti terminali del reparto di geriatria tentano di far sentire la loro voce per denunciare l'uso di materassi che provocano piaghe terribili e dolorose ma il mondo cattolico è diviso sulla questione delle case chiuse, tornato d'attualità, e nessuno ha il tempo di ascoltare. E hanno ragione. Padova vuole diventare la capitale del nord-est e ha bisogno di mostrare una faccia pulita e una moralità inossidabile. Qualche problemino con la corruzione rimane e, infatti, mentre si disquisisce sulle prosticoop, scoppia uno scandalo di mazzette nell'esercito. Computer e colonnelli. Padova come Treviso, Vicenza, Udine... Un luogo vale l'altro nel nord-est. Ormai tutto è omologato, perfettamente uguale. Ambizioni mitteleuropee e maneggi da ex democristiani. Razzismo e stupidità. E mentre un violinista marocchino della compagnia di Moni Ovadia viene buttato fuori da un bar padovano perché indossa indecorosi sandali, l'Unindustria protesta con governo e questure perché i 20.000 immigrati impiegati nell'industria veneta non sono sufficienti. E' necessaria altra manodopera per le concerie e per tutte le altre attività che i giovani bianchi del nord-est rifiutano. La Confesercenti si affretta però a raccomandare che gli extracomunitari vengano tenuti lontano dagli ipermercati perché come spiega acutamente il presidente: "La troppa merce esposta scatena i desideri di chi non può averla". Unindustria, Confindustria, Associazione piccole industrie, loro il sole non lo sentono e ben lontani dalle polemichette di un mondo politico raffazzonato alla meglio tra i mille rivolgimenti della destra dopo lo sfascio democristiano, pensano, pianificano, si alleano, fottono la concorrenza. Sono loro i veri paroni del nord-est. L'Aprilia di Noale incorpora Guzzi e Laverda. Il gruppo Riello si associa alla Carlyle Group, una delle più importanti merchant bank americane. Area Science Park a Padova e Trieste, ovvero attività produttive connesse al polo della ricerca universitaria. Un nuovo portale internet per 5000 aziende venete e friulane. La Boscolo Hotels acquista 5 alberghi in Francia. Benetton, promettendo di diventare il Ford del tessile, si candida per l'acquisto del 41% della società che gestisce l'aeroporto di Torino e Gino Zoccai, patron di Volare si pappa in un sol boccone Air Europe. La Banca Popolare Antonveneta e la Banca Nazionale dell'Agricoltura si fondono e l'istituto padovano diventa il settimo gruppo a livello nazionale. Notiziole degli ultimi giorni. Ufficiali. Poi c'è l'altro mondo imprenditoriale e finanziario sommerso e vasto quanto tutto il nord-est che produce, vende e compra in un'oggettiva situazione di guerriglia fiscale. Loro il secessionismo lo stanno già praticando da tempo. I loro partner stanno in Slovenia, Croazia e Austria. La locomotiva nord-est non distingue tra economia ufficiale, rappresentata e quella sommersa. Il modello li comprende entrambi come elementi complementari e indivisibili. Haider, emergenza immigrazione, criminalità e prostituzione sono solo spauracchi da agitare sapientemente per costringere il governo a essere più malleabile su ben altri temi. Economici ovviamente. Il padronato veneto si è dato appena una ripulita ma è rimasto quello di sempre: furbo e legato esclusivamente ai propri interessi. Fanno sorridere analisi di illuminati esponenti della sinistra che volevano cogliere a tutti i costi un nuovo corso. Il risultato è stato la sconfitta e l'arretramento per lasciare spazio ad amministratori di destra assolutamente incapaci di gestire la cosa pubblica ma diabolicamente efficienti a gestire i propri interessi. Il caldo continua a imperversare. Marina Salomon, donna simbolo della grintosa imprenditoria femminile del nord-est, volto noto ai telespettatori, è stata denunciata dalla baby sitter. "Lavoravo gratis perché avevo danneggiato l'auto" ha riferito la dipendente alla Procura di Treviso. Violenza privata, appropriazione indebita. Contemporaneamente, a pochi chilometri di distanza, venivano rapiti 26 nani di cemento, firmati Philip Stark e destinati a Pitti Bimbo. La ditta attende la telefonata con la richiesta di riscatto. Pare che valgano un sacco di soldi. L'estate veneta si tinge finalmente di giallo, gli omicidi delle prostitute non fanno più notizia da tempo. E la gente sotto l'ombrellone, dopo aver bonificato l'area dagli ordigni di Beachbomber si chiede che fine hanno fatti i nani. Chi li ha sequestrati e soprattutto perché?