IMMIGRAZIONE
Sei arresti a Vicenza: reclutavano stranieri all'est per sfruttarli nei cantieri
 
da "Il Manifesto" del 20 Maggio 2000

Sei persone arrestate e diciotto indagate a Vicenza per introduzione di manodopera clandestina dall'ex Jugoslavia. Tra gli arrestati, due imprenditori vicentini e uno serbo, altri due serbi che procuravano la manodopera ai cantieri edili e un poliziotto dell'ufficio stranieri della questura che avrebbe favorito le pratiche di soggiorno previo compenso da mezzo a un milione per ciascun intervento. Gli stranieri reclutati dovevano a loro volta sborsare tra i nove e i dieci milioni a testa, che venivano anticipati, qualora fosse stato necessario, decurtando i loro salari fino all'ottanta per cento. Le denunce vanno dall'associazione a delinquere finalizzata all'immigrazione clandestina allo sfruttamento del lavoro, dalla falsità ideologica in atto pubblico alla corruzione. In una conferenza stampa, il questore di Vicenza Marcello Morraca e il capo della squadra mobile Marco Odorisio, che ha condotto per sette mesi le indagini, hanno reso noti i nomi degli arrestati: Maurizio Ribble detto Morris, 45 anni, e Giuseppe Alleruzzo, 38 anni, titolari della Nuova europea edile di Vicenza, operante anche nel veronese, e i serbi Nebojca Stojanovic, 27 anni, Jovica Belijc, 25 anni e Nenad Kitic, 29 anni. Il poliziotto che falsificava i documenti di soggiorno è Angelo Di Domenico, 44 anni. Diciotto persone, molte delle quali lavoravano in nero nei cantieri edili, sono indagate quasi tutte per corruzione consenziente.