L’IMMIGRAZIONE IN ITALIA: STRANIERI E CLANDESTINITA’, QUANTO L’ACCOSTAMENTO DIVENTA DI ROUTINE (GIORNALISTICA)

a cura di Maurizio Corte - Verona, 6 marzo 2007 
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Nel giorno in cui l’Ismu presenta il Rapporto sull’immigrazione in Italia, un piccolo arrivo di migranti acquista la dignità non solo di notizia ma di approfondimento giornalistico attraverso un servizio dell’agenzia Ansa. E’ un invito ai giornali ad accostare le notizie. Sta ai giornalisti decidere se accentuare l’immagine dell’immigrazione come emergenza, clandestinità, estraneità rispetto al corpo sociale; o se distinguere un fenomeno ormai strutturale della nostra società – con i cittadini stranieri pilastro economico e civile della “nuova Italia” – dalla notizia di cronaca legata all’arrivo di migranti non in regola con i permessi di ingresso nel nostro Paese. Vediamo cosa propone l’agenzia Ansa il 6 marzo per chiederci come mai, nonostante l’immigrazione irregolare arrivi via terra (o via aereo), siano sempre i cosiddetti “sbarchi” a fare notizia. La risposta è che vi è una “catena informativa” che consente una copertura giornalistica degli arrivi di cosiddetti “clandestini” dal mare sulle coste italiane: non-persone, figure anonime che fanno notizia quando sono numerose, quando muoiono, quando sono accostabili ad altre notizie che riguardano cittadini immigrati presenti nel nostro Paese. Come dimostrano le ricerche su mass media e immigrazione (si veda Corte, Stranieri e mass media, Cedam, 2002), l’attenzione sui migranti regolari aumenta all’aumentare delle notizie su arrivi di cittadini stranieri sulle coste italiane. L’accostamento, ormai di routine, fra immigrazione regolare e clandestinità, fra immigrazione e sicurezza, porta il pubblico ad una visione dell’immigrazione e dei migranti appiattita sull’emergenza, sull’illegalità e a vederla solo come problema.

 

IMMIGRAZIONE: ROTTE SBARCHI PUNTANO ANCHE SU SARDEGNA/ANSA BLOCCATI IN 15 PROVENIENTI DA ALGERIA. ALTRI 113 A LAMPEDUSA
(ANSA) - PALERMO, 6 MAR - L’arrivo del bel tempo, con temperature quasi estive e mare calmo, è stato contrassegnato dalla ripresa in grande stile delle traversate di clandestini verso le coste italiane. Ma questa volta, accanto agli sbarchi in successione registrati nelle ultime ore a Lampedusa, tradizionale porto d’arrivo dei barconi provenienti dalla Libia, si registra l’apertura di una inedita rotta Algeria-Sardegna.
Quindici immigrati sono stati infatti bloccati dagli uomini della Guardia Costiera e dai carabinieri tra Cala Cipolla e Porto Pino, sulla costa meridionale dell’isola. Tre di loro erano ancora vicini alla barca che si era arenata sulla battigia e che, secondo gli investigatori, sarebbe partita da Annaba, il porto più orientale dell’Algeria ed anche il punto più vicino del Nord Africa alla Sardegna. Non a caso la rotta è stata utilizzata in passato da trafficanti di stupefacenti per il trasferimento in Italia di hashish marocchino.
I clandestini, tutti di nazionalità algerina, sono stati accompagnati al Comando provinciale dei Carabinieri e sottoposti alle procedure di identificazione. Uno di loro sarà probabilmente arrestato perchè, secondo gli investigatori, sarebbe lo scafista; altri quattro sarebbero invece riusciti a sfuggire alle ricerche delle forze dell’ordine.
Sono invece complessivamente 113, tra cui quattro donne, i clandestini giunti la notte scorsa a Lampedusa in quattro sbarchi consecutivi. I primi due interventi sono stati effettuati tra l’ 1.30 e le 2.30 da una motovedetta della Guardia di finanza, che ha soccorso 37 immigrati su un gommone a
15 miglia a sud dell’ isola e altri 38 a nove miglia.
Altri due gommoni, entrambi con 19 persone, sono stati invece intercettati da un motopesca e da una nave della Marina militare a circa 75 miglia a sud-est della costa, in una zona di competenza maltese. In questo caso sono intervenute le motovedette della Guardia costiera, rientrate a Lampedusa all’
alba di stamani.
Gli extracomunitari, in gran parte magrebini, sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza dell’ isola dove attualmente si trovano complessivamente 279 persone. Un piano di evacuazione totale dovrebbe scattare domani: gli immigrati saranno trasferiti verso altri Cpt con un ponte aereo, mentre i minori saranno imbarcati sul traghetto di linea per Porto Empedocle. E proprio per quanto riguarda i minori è stato accertato che su 1264 giunti clandestinamente in Sicilia nel 2006, oltre 900 si sono allontanati dalle case famiglia e dai centri in cui erano ospitati. Un problema in parte legato alla mancanza di strutture attrezzate. Anche per questo motivo la giunta regionale siciliana ha approvato uno stanziamento di 6 milioni di euro, da destinare alla realizzazione di tre Centri di accoglienza e orientamento (Cao) dove saranno presenti psicoterapeuti, mediatori culturali ed insegnanti.


Verona, 6 marzo 2007

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