IMMIGRAZIONE: UNHCR; CRITICHE DDL BOSSI-FINI, MODIFICA SU ASILO ITALIA UNICO PAESE UE SENZA LEGGE ORGANICA SU DIRITTO ASILO

(ANSA) - ROMA, 20 MAR - Spetta all'Italia un primato ben poco lusinghiero: e' l' unico Paese dell' Unione europea a non avere ancora una legge organica in materia di diritto d'asilo. E il disegno di legge sull'immigrazione Bossi-Fini, su questo punto, ''necessita di alcune modifiche indispensabili''. La critica al ddl governativo arriva dall'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). L'organismo delle Nazioni Unite, in occasione di una conferenza stampa, ha sottolineato oggi la propria posizione rispetto al provvedimento sull'immigrazione, in relazione in particolare al problema del diritto d'asilo. Condivide l' intenzione del governo - con il quale il dialogo resta aperto - di impedire l'abuso di questo diritto, ma rileva come tuttavia il testo proposto ''rischierebbe di ledere in modo sostanziale alcuni diritti essenziali di richiedenti asilo e rifugiati'' e auspica che una legge organica sull'asilo possa essere adottata al piu' presto per ''colmare l'attuale vuoto legislativo, che comporta un notevole disagio anche per gli operatori''. ''Riteniamo - ha affermato Michele Manca di Nissa, delegato dell'Unhcr in Italia - che il testo attualmente all'esame della Camera necessiti di alcune modifiche indispensabili affinche' la legislazione possa essere in linea con gli standard minimi internazionali''. Per questo, l'Unhcr ha elaborato quattro emendamenti specifici: ''Per quanto riguarda l'ammissione dei richiedenti asilo - ha detto Manca di Nissa - e' restrittivo pensare che la domanda possa essere presentata solo ai posti di frontiera e sarebbe invece importante che potesse essere presentata anche, ad esempio, nelle questure; rispetto al funzionamento delle nuove Commissioni territoriali, bisognerebbe prevedere corsi di formazione ad hoc per il personale e la presenza di interpreti per un efficace funzionamento; chiediamo la previsione di una forma di protezione umanitaria codificata, cioe' introdotta nel testo di legge; fondamentale e' infine l'introduzione del ricorso con effetto sospensivo, permettendo pero' al richiedente asilo di restare in Italia fino al termine della procedura, evitando cosi' le possibili ed irrimediabili conseguenze di un rimpatrio immediato''. Ad ogni modo, rilevano i responsabili Unhcr, la questione del diritto d'asilo meriterebbe una legge specifica, separata dalla questione immigrazione, perche' si tratta di problematiche del tutto differenti. Critiche anche all'approccio 'attendista' dell'Italia: ''La legge Bossi-Fini - ha affermato Jurgen Humburg, addetto alla protezione Unhcr - non e' e non vuole essere una legge organica. Il governo vuole cioe' attendere la normativa europea per poi adeguarvisi, ma questo, dato l'attuale vuoto legislativo in materia di asilo, e' un approccio discutibile''. Sulla base delle ultime stime, i rifugiati in Italia, ha ricordato la portavoce dell'Unhcr Laura Boldrini, ''sono circa 23.000, ma le attuali previsioni legislative in materia di assistenza sono largamente inadeguate''. Riferendosi poi allo sbarco dei circa 1000 clandestini in Sicilia, Boldrini ha espresso un giudizio positivo sull' azione italiana, sottolineando che l' Italia ''deve proseguire su questa linea di umanita', come rilevato dallo stesso presidente Ciampi''. Quanto al ddl sull'immigrazione, l'auspicio dell'Unhcr e' che alla Camera possa aprirsi una nuova e costruttiva fase di confronto.