da " La Repubblica"

Immigrati, richieste boom

"Ne servono altri 105mila"

Ma il governo sembra disposto a concedere per il 2001 solo 55mila nuovi ingressi di

GIOVANNA CASADIO

ROMA - Pronta la bozza sul decreto flussi che stabilisce quanti immigrati potranno entrare regolarmente in Italia nel 2001. Ieri il tavolo di tecnici coordinato dall'ex sottosegratrio agli Interni, Giannicola Sinisi, ha esaminato gli ultimi dati forniti dal ministero del Lavoro sulle richieste di manodopera straniera in ciascuna Regione italiana: complessivamente si tratta di 105 mila domande di lavoratori extracomunitari sia a tempo indeterminato che stagionali. Ma la bozza di decreto ne prevede esattamente la metà. Nel prossimo anno insomma il governo potrebbe aprire le frontiere solo a 55 mila immigrati, meno dei 63 mila che è la quota fissata per 2000. E rapidamente esaurita, tanto che nel luglio scorso si era parlato di un decreto-bis di almeno 30 mila nuovi immigrati regolari. Tuttavia il calcolo "tecnico" che sarà consegnato già domani ai ministri in consiglio a Palazzo Chigi (e che costituisce la base della discussione nel comitato interministeriale e del confronto con parti sociali e Regioni), tiene conto di una serie di fattori calmieranti, o di "depurazione" come preferiscono chiamarli gli esperti. Intanto, al ministero Lavoro risultano 204 mila immigrati disoccupati iscritti al collocamento. Inoltre sono stati considerati l'alto tasso di disoccupazione nelle Regioni meridionali e la capacità di accoglienza legate alla casa e ai servizi. A giugno poi la quota di stagionali potrebbe essere integrata. Le richieste di mandopera straniera solo dal Nordest sono pressanti, pari a 53.890 nuovi ingressi: il Trentino-Alto Adige infatti ne ha sollecitati 26.250 per il 2001, il Veneto 19.640 e il Friuli 8.000. Dati che ieri nell'aula della Camera ha ripreso anche Domenico Maselli, cristiano sociale dei Ds, replicando al Polo su clandestini e immigrazione. E già si annunciano dissensi sulla quota flussi per il prossimo anno. Il sottosegretario all'immigrazione, Aniello Di Nardo dell' Udr, commenta: "Penso che 60 mila sarebbe la cifra più appopriata, se andiamo a restringere ci troveremo in difficoltà. D'altra parte di quei 100 mila chiesti dalle imprese circa 40 mila sono stagionali, ecco quindi che sono 60 mila le necessità reali del mercato del lavoro italiano". Il decreto flussi 2001 presenta anche una serie di novità, già sottolineate dal sottosegretario al Lavoro, il comunista Paolo Guerrini. Il governo punta all'imigrazione di qualità, stabilendo delle "sottoquote" per i mestieri più richiesti come gli infermieri e l'iscrizione all'anagrafe del lavoro in Albania e Tunisia. Alla Camera ieri è proseguita la discussione di modifica dell'attuale legge sull'immigrazione Turco- Napolitano, che prevede tra l'altro il coinvolgimento delle Regioni nel meccanismo di decisione dei flussi. Bocciata invece ieri la proposta della Casa delle Libertà di introdurre il reato di permanenza clandestina degli immigrati, su cui lo stesso centrodestra era spaccato. No anche alle impronte digitali per gli stranieri al momento del rilascio del permesso di soggiorno chieste da An.