Da Il Sole 24 Ore - 23/05/2005 STAGIONALI SENZA PIU’ LIMITI D’INGRESSO MARCO NOCI Salta il limite annuo ai posti di lavoro per gli immigrati stagionali. La chance per l'impiego di lavoratori extracomunitari arriva dalle misure sullo sviluppo: il decreto 35/ 05 ( Il Sole 24 Ore del 14 maggio 2005) consente, al momento solo per i settori del turismo e dell'agricoltura, di superare la quota massima di ingressi di manodopera straniera in Italia qualora il Governo, in base alle richieste delle imprese, lo ritenga opportuno. Il " tetto" si è assestato intorno alle 50mila assunzioni sia nel 2004 che quest'anno. Flussi di ingresso per lavoro. La disciplina in Italia è regolata, a regime, dall'articolo 3, comma 4, del Dlgs 286/ 1998 in base al quale con decreto del presidente del Consiglio dei ministri sono definite annualmente, entro il termine del 30 novembre dell'anno precedente a quello di riferimento del decreto, le quote massime di stranieri da ammettere in Italia per lavoro subor unico sull'immigrazione consente già la possibilità che, qualora la procedura definitiva (decreto flussi) non sia espletata entro il 30 novembre, siano fissate delle quote transitorie, nel limite, però, di quelle stabilite per l'anno precedente. L'articolo 1 ter del Dl 35 del 14 marzo va oltre e incide sulla disciplina relativa all'adozione in via transitoria delle quote di lavoratori stranieri per lavoro subor nuova disciplina. Il primo periodo dell'articolo 1 ter prevede che il limite delle quote stabilite per l'anno precedente non trovi applicazione per le quote relative al lavoro subor nei settori dell'agricoltura e del turismo. Di fatto, quindi, abolisce l'obbligo di attenersi a un limite numerico e quindi ammette la possibilità di rispondere in modo più flessibile alle reali richieste di manodopera. Il secondo periodo fa salvi gli eventuali provvedimenti già adottati che deroghino al limite delle quote dell'anno precedente. In passato, il ministero del Lavoro — tenuto conto delle numerose e reiterate richieste di ulteriori quote di lavoratori stagionali stranieri da parte delle Prefetture, delle Regioni, degli enti locali e delle organizzazioni sindacali di datori e lavoratori — era intervenuto anche più volte durante l'anno solare, con decreti ministeriali di anticipazione delle quote per lavoro stagionale, sempre, però, nel limite del tetto stabilito l'anno precedente che, negli ultimi anni, si è stabilizzato intorno agli 80mila lavoratori l'anno. La norma del decreto sulla competitività svincola il Governo dal rispetto del tetto di ingressi stabilito l'anno precedente: la novità consentirà, quindi, un ingresso di lavoratori stranieri in contemporanea alle richieste del mercato. Una mini sanatoria per le domande 2005. Il secondo periodo dell'articolo 1 ter sembra introdurre una sorta di sanatoria delle domande di autorizzazione rilasciate, dopo il 3 febbraio 2005, in numero superiore ai posti assegnati alle direzioni provinciali del Lavoro sulla base del decreto flussi 2005 ( si veda « Il Sole 24 Ore » del 9 maggio scorso). La nuova disposizione tende a superare, almeno nel settore dell'immigrazione stagionale, la logica dell'adozione di provvedimenti di emergenza— ultima l'or presidente del Consiglio dei ministri del 22 aprile 2005 ( per altri 20mila stagionali) — in favore di un sistema di intervento or l'attuale sistema di assunzione di manodopera straniera è insoddisfacente non solo dal punto di vista numerico, ma per ragioni di carattere pratico: la formazione all'estero, che ha sostituito l'istituto dello sponsor, non decolla e le autorizzazioni di lavoro consentono di fatto un ricongiungimento familiare che va oltre il " nucleo" e una regolarizzazione indiretta di manodopera irregolare presente da tempo in Italia. Arrivi oltre le quote. Più flessibilità nelle assunzioni di lavoratori stagionali immigrati, senza il vincolo del « tetto » dell'anno precedente. |