da " La Repubblica"
14 dicembre 2000

 

Gli stranieri ci giudicano "Siete succubi delle donne"

Rapporto degli Affari sociali

ROMA (g.c.) - Italiani tolleranti a parole, un po' meno nei fatti, però disposti a riconoscere (8 su 10) che gli immigrati non devono rinunciare alla cultura d'origine e che, con buona pace del cardinal Biffi, le altre pratiche religiose non sono poi una grossa minaccia. Se è questa la fotografia degli italiani che emerge dal secondo rapporto della Commissione per l' integrazione del dipartimento degli Affari sociali, ebbene dall'altro punto di vista, quello dai cittadini stranieri, l'immagine si sgrana alquanto. Per gli immigrati l'Italia è un paese in cui le leggi non sono granché rispettate: gli italiani sono considerati succubi dalle donne, poco capaci di educare i figli, tiepidi nella religione, consumisti, non molto legati alla famiglia. In questa doppia fotografia, ecco che gli italiani rispondono al sondaggio Commissione-Ispo dichiarando di essere favorevoli (il 56%) al ricongiungimento familiare dello straniero dopo un anno; il 72% dissente decisamente da una mancata promozione sul lavoro di una persona perché immigrata. Ma 6 italiani su 10 si opporrebbero al matrimonio dei propri figli con stranieri e altrettanti a un aumento dei flussi di immigrati. La disponibilità a dare diritti agli immigrati aumenta nettamente tra i cattolici praticanti. Ancora, il 65% del campione di 5 mila intervistati si dicono però disposti a avere come amico un immigrati mentre ritengono (4 su 10) che un matrimonio misto abbia più probabilità di successo. Invece, dall'altro lato dello specchio, ecco che gli immigrati sono più favorevoli ai matrimoni dei propri figli con gli italiani e molti comunque pensano che la decisione spetti ai figli. Dell'illegalità e del riflesso che può avere su di loro sono preoccupati anche gli extracomunitari (il 75,4%) e il 39,7% chiede maggiore severità per quegli stranieri coinvolti nello spaccio e nella prostituzione. Dell'Italia apprezzano la democrazia e il 92,4%, la quasi totalità, ama la libertà. Sempre sul fronte sicurezza, la maggioranza degli italiani continua a accreditare un rapporto di causa-effetto tra l'aumento della microcriminalità e la crescita dei flussi, benché i dati del ministero dell'Interno diano in diminuzione (-4%) i reati di spaccio in cui sono coinvolti stranieri. "Molto è stato fatto ma la strada dei diritti e dei doveri per gli immigrati regolari è ancora lunga", ha commentato il ministro Livia Turco. Che ha raccolto la proposta di una riforma della legge sulla cittadinanza.