Nuovo sbarco di clandestini in Calabria ne arrivano 238
La barca poteva ospitare 30 persone. Donna partorisce in viaggio
MONASTERACE (p.s.) -
da "La Repubblica" dell'11 luglio 2000

Quando ha avuto le doglie le luci di Smirne si vedevano ancora in lontananza. Racconta di avere sofferto, non tanto per i dolori del parto, quanto per l'umiliazione, per quella promiscuitā, quella bolgia di gente disperata accalcata sul ponte della "Yaallaii Mayallah", una bagnarola che potrebbe sopportare si e no un carico di trenta persone e non si sa come ne ha vomitate 238 sulla spiaggia di Punta Stilo, zona franca degli sbarchi clandestini sullo Jonio reggino-catanzarese. Ma Fatthouma almeno č nata libera, spiega la donna, una giovane irachena che sta bene come la sua bambina, ai volontari che l'hanno soccorsa. E allora non importa aver partorito in condizioni tragiche, con gli uomini girati a guardare dall'altra parte, una cinquantina di bambini - dieci neppure di un anno - avvolti in stracci e addormentati in coperta, le donne pronte a dare una mano d'aiuto. Ha una nota di gioia l'ennesimo sbarco di profughi e clandestini in Calabria per quella piccola folla di bambini che ruzzolano sulla spiaggia, incuranti degli sguardi dei genitori e dell'affanno delle forze dell'ordine. Curdi, turchi, iracheni, pakistani e marocchini (a conferma, questi ultimi, che il traffico di clandestini segue ormai rotte impensabili) si mettono alle spalle le precarietā di sei giorni di viaggio in condizioni impossibili e sognano di restare in Europa. Molti di loro, quelli che non hanno diritto d'asilo come i curdi, quanto prima saranno espulsi. Hanno pagato sei milioni di lire (tre i bambini) solo per "staccare" il biglietto dalla Turchia all'Italia, affermano che lavoreranno per rifare i soldi e tentare ancora di bucare la frontiera d'Europa. Il peschereccio, lungo 22 metri e largo 9, con 135 uomini, 40 donne e 53 bambini ha fatto sbarcare il carico poco dopo le quattro del mattino. Alcune donne, secondo i loro stessi racconti, si sono buttate in mare con i loro piccoli bambini in braccio. Due turchi sono stati arrestati.