da La Repubblica (22 aprile 2001)

Individuata nel Canale d'Otranto nella notte e agganciata da un mercantile che l'ha rimorchiata in porto

Nave di clandestini arriva a Gallipoli dopo un Sos

A bordo 600 persone, 60 bambini e molte donne

GALLIPOLI (Lecce) - La nave dei disperati è arrivata nel porto di Gallipoli. Partita dalla Turchia con circa seicento clandestini a bordo aveva mandato un Sos questa notte. Un messaggio intercettato dalle guardie costiere del Basso Adriatico e del Canale d'Otranto, che hanno individuato l'imbarcazione e inviato i soccorsi. Sulle banchina del molo di Gallipoli si stanno approntando i servizi di soccorso per gli immigrati, mentre sono in corso le operazioni di attracco. Con tono agitato, il comandante della nave aveva lanciato stanotte un Sos. Il messaggio è stato captato dalle radio della guardia costiera. Sono partite immediatamente le motovedette della Capitaneria di porto e dopo due ore di ricerche la nave, con il suo carico di clandestini è stata individuata nel Canale d'Otranto, a circa cinque miglia a sud del capo di Leuca. A bordo anche 60 bambini per lo più in tenera età e molte donne, cinque delle quali in stato interessante. Molte le famiglie, che hanno pagato in media 2000 dollari a persona per imbarcarsi sulla carretta del mare. A individuare la nave è stato l'equipaggio di una motovedetta della capitaneria di porto di Gallipoli. La nave era ferma, con i motori spenti, ma non rischiava di affondare. Il rientro nel porto di Gallipoli è stato rallentato dal peggiormaneto del tempo. L'imbarcazione ha viaggiato al traino di un mercantile. L'aggancio con un cavo metallico è stato fatto all'alba dal mercantile Magna Grecia, che era stato fatto dirottare in zona dal comandante della capitaneria di porto di Gallipoli, Sandro Gallinelli, che coordina le operazioni di soccorso. Prima, gli uomini della motovedetta hanno cercato di riavviare i motori dell'imbarcazione, ma senza successo. Poi l'aggancio. La nave "Koiduk-s" ha a bordo immigrati di varie nazionalità, per lo più curdi e per lo più in buona salute, anche se alcuni hanno dovuto viaggiare nella stiva e sopportare temperature "molto elevate", come ha dichiarato uno dei medici che ha prestato i primi soccorsi. Pochi hanno dovuto essere sottoposti a cure mediche, a parte una donna che ha avuto un collasso appena scesa dalla nave. E' stata una notte agitata per le capitanerie di porto del Basso Adriatico. La richiesta di aiuto partita dalla radio della nave clandestina veniva fatta a intervalli, con un tono molto agitato. Una concitazione, che ha indotto i militari a pensare che la nave si trovasse in serie difficoltà. Una domanda di aiuto fatta ripetutamente in inglese. Ma coloro che si avvicendano alla radio per chiedere soccorso non erano in grado di comprendere in modo compiuto le domande poste dai militari a terra, che cercavano di individuare il punto esatto di mare dove l'imbarcazione si era arenata. A bordo della nave sono saliti anche i militari che avrebbero già inviduato i componenti dell'equipaggio.