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Da La Repubblica

La Digos individua due organizzazioni criminaliche preparavano i documenti

Traffico di permessi di soggiorno, in manette sei poliziotti

- ROMA -

 

Traffico di documenti, permessi di soggiorno falsi, due organizzazioni criminali. E un giro d'affari di centinaia di milioni che ha fatto finire in manette diciannove persone, sei delle quali agenti di polizia in servizio a Roma. Un traffico che andava avanti da almeno un anno e che è stato interrotto grazie alle indagini della Digos nell'ambito delle attività di prevenzione legate al Giubileo. Sono state così individuate due organizzazioni criminali, composte da italiani e stranieri, specializzate nella preparazione e distribuzione di permessi di soggiorno. L'attività si svolgeva in maniera abbastanza semplice. Con la complicità dei poliziotti coinvolti, i malviventi utilizzavano falsi documenti per ottenere veri permessi di soggiorno, i quali venivano poi venduti a immigrati disperati. Tra i poliziotti arrestati alcuni lavoravano presso l'ufficio stranieri della Questura di Roma, altri nei commissariati Viminale ed Esquilino: due erano agenti semplici, gli altri ispettori o soprintendenti. Tra i poliziotti, anche un padre e un figlio, arrestati insieme alla madre: sul conto corrente di famiglia sono stati trovati circa 400 milioni. Le 19 ordinanze di custodia cautelare, il fermo di polizia giudiziaria di una donna rumena e 70 perquisizioni domiciliari in diverse città italiane, sono stati effettuati questa mattina, sulla base dei rapporti trasmessi ai Pm Italo Ormanni e Maria Cordova e delle decisioni del Gip Fabrizio Gentili. Durante le perquisizioni, è stata recuperata una notevole quantità di materiale e una cospicua somma di denaro. Le accuse contro i 19 arrestati sono quelle di associazione a delinquere, falso e corruzione. (11 luglio 2000)