CONSORZIO ITALIANO DI SOLIDARIETA' ITALIAN CONSORTIUM OF SOLIDARITY

COMUNICATO STAMPA

Roma 19 marzo 2002

ACCOGLIENZA E SOLIDARIETA' CON GLI IMMIGRATI E I PROFUGHI SBARCATI IN SICILIA L'ICS

 

esprime la propria solidarietà agli immigrati e ai profughi sbarcati ieri in Sicilia; sono persone che fuggono dalle guerre, da situazione di violazioni dei diritti umani, da condizioni di povertà assoluta. Le istituzioni e la società civile devono fare il proprio dovere, quello di accoglienza e di tutela dei diritti di queste persone. La drammatizzazione operata dai responsabili del nostro governo è fuori luogo e strumentale. Mettere in relazione questi esodi con gli avvenimenti dell'11 settembre alimentando un inutile allarmismo e facendone un¹emergenza sociale e di ordine pubblico è un'operazione irresponsabile. L'emergenza è quella del governo che non è riuscito a dotarsi fino ad oggi di un sistema di soccorso e di accoglienza degna di un paese civile. Nel 2002 il governo ha ridotto i fondi per le strutture di accoglienza per i irichiedenti asilo del Programma Nazionale Asilo, mentre con il decreto ministeriale di oggi si è deciso di costruire nuovi Centri di Permanenza Temporanea dove immigrati e profughi vengono privati illeggitimamente della propria libertà. L'emergenza è quella del governo che ancora non ha presentato un disegno di legge sul diritto di asilo. L'Italia è l'unico paese dell'Unione Europea a non avere una legge specifica sul diritto di asilo. Le nuove norme contenute nel disegno di legge Bossi-Fini sono contrarie ad un effettivo esercizio del diritto di asilo da parte dei rifugiati. Inoltre il governo ha la responsabilità di non praticare una politica sull'immigrazione vera ed efficace, programmando flussi di ingresso per lavoro che rispondano alle esigenze più volte poste dagli enti locali, dal mondo del lavoro e delle imprese. L'emergenza è quella del governo che ­mentre lancia in modo del tutto strumentale e ipocrita appelli per aiutare le popolazioni immigrate nei loro paesi- ancora non ha presentato una riforma della legge sulla cooperazione allo sviluppo. L'Italia è al penultimo posto dei paesi OCSE per fondi destinati alla ccoperazione allo sviluppo. Lanciamo un appello perché siano rispettati i diritti degli immigrati e dei richiedenti asilo sbarcati in Sicilia. Perché vengano rispettate tutte le procedure di accesso alla richiesta di asilo e perché sia approvata finalmente una legge di questo nome. Chiediamo una vera politica accogliente e solidale dell'immigrazione attraverso la programmazione dei flussi di ingresso; chiediamo un finanziamento non dei Centri di Permanenza Temporanea simili a delle prigioni, ma di strutture di accoglienza degne di un paese civile e solidale. Giulio Marcon Presidente dell'ICS