da Il Messaggero

del 20 Luglio 2000

Prostitute negli hangar, poi il rimpatrio in Africa con la scorta della polizia

NAPOLI — Sono oltre 140 le prostitute che due notti fa sono state bloccate e "rastrellate" sul litorale Domizio tra Caserta e Napoli. Novanta quelle di colore, nigeriane, ganesi e di altre nazionalità africane che ieri sera sono già state imbarcate e partite su voli charter speciali decollati da Napoli. Le giovani donne erano state rifocillate e poi sistemate tutte quante in un hangar dello scalo napoletano dopo il "rastrellamento" effettuato in forze due notti fa da polizia e carabinieri sul litorale Domizio, in particolare in provincia di Caserta. Tra loro c’erano giovani donne di colore, circa 40, bloccate in altre province e provenienti dai centri di accoglienza di Siena, Roma e Brindisi. Molte le donne del Senagal, del Ghana e della Sierra Leone. Prima di salire sui bus della polizia per essere concentrate all’aeroporto di Napoli, le giovani donne hanno dato vita a proteste e battibecchi con i poliziotti che hanno dovuto usare le maniere forti per farle salire sui bus. Oltre alle 90 nigeriane e africane, la polizia ha anche individuato e bloccato, sempre tra Caserta e Napoli, altre 40 prostitute, tutte clandestine, prive di permesso di soggiorno di nazionalità polacca, albanese, moldava e ucraina. Queste ultime non sono state rimpatriate ieri ma sono state avviate ai centri di accoglienza sparsi nel Napoletano. L’operazione di repressione del fenomeno della prostituzione legata all’immigrazione clandestina, ha visto la partecipazione e l’intervento di centinaia di uomini della polizia e dei carabinieri. Centoventi agenti si sono inoltre imbarcati sull’aereo insieme con le immigrate clandestine africane: avranno la responsabilità di consegnare alle autorità della Nigeria prive di permesso di soggiorno.