Da "Il Crriere della Sera"

del 13 aprile 2000

Roma, sono accusati di associazione a delinquere con altri sette pregiudicati. Ricercati quattro stranieri

Immigrazione clandestina arrestati sei poliziotti

La banda forniva falsi documenti e gli agenti chiudevano un occhio

 

- ROMA -

Sei poliziotti e sette pregiudicati. Arrestati insieme a Roma con l'accusa di associazione a delinquere per aver favorito l'immigrazione clandestina in Italia. Della banda facevano parte anche due pakistani e due indiani ancora ricercati. I poliziotti sono stati arrestati ieri. Sono due ispettori e un sovrintendente che svolgevano funzioni non operative, un agente in pensione e due agenti in servizio. Tre di loro lavoravano al commissariato San Lorenzo, due al Casilino e uno al San Giovanni. Le accuse di cui devono rispondere sono quelle di associazione a delinquere finalizzata all'introduzione clandestina di extracomunitari, illecita regolarizzazione, corruzione e falso. Ma finora non sono ancora emersi elementi che confermino che i poliziotti abbiano preso del denaro. Stando alle intercettazioni telefoniche, gli investigatori hanno ricostruito i passaggi che aveva messo in piedi l'organizzazione: i pregiudicati e i quattro stranieri costituivano un gruppo di riferimento per extracomunitari irregolari e il tramite con i poliziotti che si occupavano delle pratiche per la sanatoria. Il primo gruppo si occupava di fornire dati su falsi datori di lavoro e altri documenti contraffatti necessari per ottenere il permesso di soggiorno. I poliziotti (tre dei quali non svolgevano più attività operativa perché dopo un lungo periodo di malattia erano inquadrati nel nucleo forza assente) favorivano gli stranieri illegali occupandosi delle rispettive pratiche per il permesso di soggiorno. I reati ipotizzati avrebbero avuto inizio alla fine del 1998. L'inchiesta è partita a Trieste quando alcuni extracomunitari avevano presentato false dichiarazioni per ottenere permessi di soggiorno. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Paolo D'Ovidio. Quello di oggi non è il primo caso di illeciti e reati ipotizzati in materia di immigrazione clandestina. Nel giugno 1999 un ispettore del commissariato di Ostia fu arrestato perché coinvolto in un giro di sanatorie false, e altri due poliziotti furono arrestati per fatti analoghi nel marzo 1997 a Roma. Nel febbraio scorso è invece cominciato un processo a Roma a dieci persone, tra cui alcuni agenti che favorivano extracomunitari in cambio di denaro e regali. (13 aprile 2000)