da "La Repubblica"

del 20/07/00

"Gli schiavisti hanno anche linee aeree"

Vigna, procuratore antimafia

di FRANCESCO VIVIANO

PALERMO - "Con i soldi ricavati dal business del traffico internazionale dei clandestini ha creato anche una compagnia aerea privata che da anni usa per il trasporto di questi disperati, per portarli da un paese all'altro fino alla frontiera italiana. Il suo nome è Josip Loncaric, 45 anni, al primo posto dei ricercati della maxi inchiesta triestina sul traffico dei clandestini cinesi". A svelarlo è il procuratore nazionale antimafia Pierluigi Vigna che ha seguito da vicino l'operazione dei colleghi della direzione distrettuale antimafia di Trieste. Ma chi è questo Loncaric? "Loncaric è il referente europeo della potente mafia cinese. Lui è il terminale di questo traffico di disperati, è potente, ricco, furbo e molto pericoloso. Ufficialmente risiede in Croazia, in realtà si sposta in tutta Europa". Cosa è emerso dall'indagine sul conto di Loncaric? "Prendeva in carico i clandestini che "acquistava" dalla mafia cinese. Loncaric curava il "trasporto" dei clandestin provenienti dalla Cina e una volta giunti in Europa, li teneva prigionieri, in un vero e proprio stato di segregazione. Per alcuni chiedeva ai parenti in patria 80 mila franchi francesi per il loro riscatto, gli altri li rivendeva al miglior offernete. Per questa ragione è ricercato anche per sequestro di persona a scopo di estorsione chiedendo poi ai parenti 80 mila franchi francesi per qualche tempo e poi li rivendeva al miglior offerente. Per questa ragione è anche accusato di sequestro di persona a scopo di estorsione". A chi li "rivendeva"? "Ad altri cinesi da tempo in Europa e in Italia dove Loncaric non sarebbe mai entrato perché ricercato". Come siete arrivati a scoprire questo grande traffico internazionale di cinesi? "E' stato un lavoro difficile e laborioso, perché difficile è stato trovare degli interpreti che traducessero le conversazioni dei cinesi indagati". Perché è stato difficile? "Perché i dialetti cinesi sono oltre 50 ed i cinesi disposti a fare da interpreti sono stati pochissimi". Per quale ragione? "Perché hanno paura, sono terrorizzati dalla ferocia dei loro connazionali che controllano e gestiscono il traffico dei clandestini. Ascoltavano e traducevano le loro conversazioni ed impallidavano per le atrocità che commettevano, ma hanno anche paura perché sono facilmente individuabili e temono la vendetta per questa ragione stiamo cercando una soluzione". Quale potrebbe essere? "Quella di rendere anonimi gli interpreti, avere cioè la possibilità di utilizzarli senza rendere noti i loro nomi".