Comunicato Stampa degli Avvocati di Strada sul "Caso Agec"


Gli Avvocati di Strada e l’associazione Capolinea difendono l’accesso alle case popolari: le delibere Agec sono illegittime. 
L’associazione Capolinea e gli Avvocati di Strada di Verona si associano all’Asgi, l’associazione studi giuridici sull’immigrazione e all’europarlamentare Donata Gottardi nell’esprimere grave preoccupazione in merito alle delibere dell’Agec di Verona n. 4 del 4.9.2007 e n. 23 del 23.9.2007, in materia di punteggi per la formazione della graduatoria per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica del Comune di Verona. Capolinea e gli Avvocati di Strada invitano tutti coloro che hanno partecipato al bando 2007 e che verranno discriminati nell’accesso all’alloggio a causa dei criteri di formazione della graduatoria contenuti nelle delibere, a difendere i loro diritti in sede legale nel momento in cui verrà pubblicata la graduatoria.
Gli Avvocati di Strada ribadiscono che le delibere sono illegittime in quanto: - il requisito della cittadinanza italiana discrimina i cittadini degli altri paesi dell’Unione Europea e i cittadini extracomunitari, per il solo fatto di avere una cittadinanza diversa da quella italiana, in violazione del principio di parità di trattamento tra cittadini della Comunità Europea (art. 12 Trattato CE) e del principio di non discriminazione stabilito dall’art. 43 Testo Unico Immigrazione;- il requisito della residenza decennale nel Comune di Verona per i concorrenti anziani, svantaggia in modo sproporzionato i cittadini di altri paesi, discriminando i cittadini dell’Unione Europea e i cittadini extracomunitari, in violazione delle norme sopra citate;- il requisito della residenza decennale nel Comune di Verona per i concorrenti anziani, discrimina tra gli stessi cittadini italiani, imponendo uno sproporzionato svantaggio a carico dei cittadini provenienti da altri comuni, in violazione delle finalità solidaristiche che ispirano la normativa nazionale e regionale (L.R. 10/1996) in materia di edilizia residenziale pubblica.
Non rispondono al vero, inoltre, le dichiarazioni che il sindaco Flavio Tosi ha rilasciato agli organi di stampa nei giorni scorsi, secondo cui giudici di altre città avrebbero ritenuto legittime delibere analoghe a quelle dell’Agec. E’ vero il contrario: il Tribunale di Milano (con sentenza del 21.3.2002) ha ritenuto, infatti, discriminatorio il bando del Comune di Milano che prevedeva un punteggio aggiuntivo per i cittadini italiani (in linea con le delibere Agec) e il TAR del Veneto (con sentenza 13.9.2006 n. 2919) ha ritenuto illegittimo il bando del Comune di Vicenza che attribuiva un punteggio aggiuntivo ai residenti in provincia da almeno 25 anni.
per info
ufficio stampa Capolinea: Giorgia Guarienti349 6654912 

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