domenica , 06 ottobre 2002
REATI OMICIDI


Notte di violenza e razzismo, la Francia sotto choc

A Dunkerque un uomo spara contro un bar di immigrati e uccide un marocchino. Alla periferia di Parigi una ragazza bruciata viva Migliaia di sans-papiers in corteo a Notre Dame per chiedere una sanatoria generalizzata
Nava Massimo

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI - Dal tramonto all' alba Parigi ha vissuto la «nuit blanche», ballata popolare e celebrativa della metropoli aperta, multiculturale, tollerante. Ma quante vergogne e incubi sono tornati a galla, proprio ieri, nella no tte illuminata a giorno, obbligando il governo a rinnovare l' impegno contro il razzismo e la Francia a guardarsi allo specchio. A Dunkerque, provincia del Nord dove anche il popolo comunista si è fatto incantare dalle sirene di Jean Marie Le Pen, un uomo ha sparato a raffica contro due caffè frequentati da immigrati, uccidendo un maghrebino diciassettenne e ferendone altri tre. «Vi voglio uccidere tutti», ha urlato, prima di fuggire su un fuoristrada. A Vitry-sur-Seine, periferia parigina, una diciottenne è stata cosparsa d' alcool e bruciata viva. Il corpo è stato trovato in un deposito d' immondizie. Le indagini sono in corso. L' origine maghrebina della vittima da sola non accredita un barbaro atto d' intolleranza, ma il contesto - la b anlieue - riconferma la frattura irrisolta fra Francia bianca e degrado sociale delle sue periferie. Fatti eccezionali, sintomo di una malattia drammaticamente riscoperta alle elezioni, sempre combattuta dalla Francia civile e ufficiale, eppure diffu sa nel disagio quotidiano di un Paese diviso, intimorito dalle cifre sulla criminalità e dalla demagogia che le accompagna. Come in Notre Dame de Paris, la Cattedrale illuminata nella notte parigina ha mostrato, proprio ieri, la sua corte dei miracol i. Erano migliaia in corteo, ormai come ogni sabato, i sans-papiers che hanno chiesto al governo una sanatoria generalizzata di permessi di soggiorno e lavoro. Hanno occupato chiese e moltiplicato sit-in in varie città, ma la linea del governo sulla questione immigrazione va nella direzione opposta. Il collegamento con la questione criminalità, che turba i sonni dei francesi, non è ammesso, ma diventa un automatismo di scelte e decisioni: esame «caso per caso» dei sans-papiers, chiusura del cent ro di accoglienza di Sangatte, repressione della clandestinità, espulsioni, lotta alla prostituzione, «tolleranza zero» nelle periferie. Anche il simbolo di «Paris la nuit» - il Moulin Rouge - ha fatto notizia proprio ieri per un episodio di razzismo e non per comitive di turisti che rinnovano, ogni notte, il mito del cabaret. L' associazione SOS Racisme ha portato in giudizio la direzione in seguito alla denuncia di un aspirante cameriere senegalese che si era visto rifiutare il posto in sala. «I neri li assumiamo, ma soltanto in cucina» avrebbero detto i responsabili del locale, per i quali il procuratore del tribunale ha chiesto un' ammenda di 45 mila euro. La difesa ha sostenuto che si è trattato di un episodio isolato, ma l' inchiesta ha accertato che, da almeno quarant' anni, nessun cameriere d' origine africana o di colore ha portato lo champagne in sala. «Non è questa la Francia che amiamo», ha detto il premier Raffarin, che ha espresso profondo rammarico per i fatti di Dunkerq ue e riaffermato «i valori superiori» della Republique. Coincidenza ha voluto che, sempre ieri, il ministro degli interni, Nicolas Sarkozy, fosse in visita alla grande moschea di Parigi, nel quadro di un' operazione dialogo con la popolosa comunità m usulmana di Francia. L' obiettivo, lontano, è di costruire una rappresentanza istituzionale il più possibile omogenea, che superi nel rapporto con lo Stato divisioni nazionali e pratiche religiose. Ma il giorno del dialogo è diventato un giorno di do lore. «Il razzismo è un cancro che dobbiamo estirpare con tutta l' energia possibile dalla società», ha detto Sarkozy, dopo aver osservato un minuto di silenzio. Il «cancro», nella Francia dell' égalité e della fraternité, a volte è invisibile, nasco sto nelle pieghe dell' ipocrisia elitaria e delle gerarchie sociali. La televisione ha trasmesso un documentario sui buoni risultati raggiunti a «Sciences Po» - prestigiosa facoltà di Scienze Politiche - dai primi 17 studenti ammessi alla frequenza i n base a un provvedimento che, dall' anno scorso, ha aperto le porte anche ad allievi provenienti da scuole della banlieue. L' apertura e i positivi risultati vengono enfatizzati, anche perché smentiscono il temuto decadimento delle «fabbriche» per é lites. «Sono i migliori che vengono selezionati, senza discriminazione di stato sociale», ha scritto Le Figaro. Ma scoprire oggi che arrivare dalla banlieue non implica un diploma d' incapacità è una buona notizia? Massimo Nava Una legge anti-crimina lità molto controversa LA LEGGE SARKOZY Il ministro degli Interni francese Nicolas Sarkozy presenterà alla fine di ottobre al Consiglio dei ministri il suo «controverso» progetto di legge per la lotta alla criminalità DIECI NUOVI REATI L' opposizione è insorta contro la definizione di 10 nuovi reati: dallo «squat» di immobili (chi sosta nelle parti comuni di un edificio ostacolando il passaggio dei condomini rischia 2 mesi di carcere e 3.000 euro di multa) a «chiedere l' elemosina in modo aggres sivo»: 6 mesi di carcere e 7.500 euro di multa

Arretrati