Dichiarazione dell'ECRI sull'uso di argomenti di natura razzista, antisemita e xenofoba nei discorsi politici
(adottata il 17 marzo 2005)

Convinta che la tolleranza e il pluralismo costituiscono le fondamenta di società realmente democratiche e che la diversità le arricchisce considerevolmente, la Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza (ECRI): · Condanna l'uso di argomenti di natura razzista, antisemita e xenofoba nei discorsi politici; · Sottolinea che tali discorsi sono eticamente inaccettabili; · Evoca la storia dell'Europa, la quale ci insegna che i discorsi politici che istigano all'odio e ai pregiudizi religiosi, etnici o culturali rappresentano un pericolo immenso per la pace sociale e la stabilità politica e portano inevitabilmente alla sofferenza di tutti popoli; · Si mostra turbata dalle conseguenze scatenate da questo tipo di discorsi nel clima generale nell'opinione pubblica in Europa; · È profondamente preoccupata dal fatto che l'uso di discorsi politici di natura razzista, antisemita e xenofoba non sia più riservato alla sfera dei partiti politici estremisti, ma stia contaminando maggiormente i partiti politici tradizionali, con il rischio di render legittimo e banalizzare questo tipo di discorsi; · Osserva con grande apprensione che questi discorsi generano pregiudizi e stereotipi verso i paesi extracomunitari e i gruppi minoritari e rafforzano così l'aspetto razzista e xenofobo delle discussioni sull'immigrazione e l'asilo; · Osserva con inquietudine che questo tipo di discorsi genera di sovente un'immagine deforme dell'Islam, destinata a far intendere questa religione come una minaccia, e che l'antisemitismo continua a essere incoraggiato, apertamente e in maniera codificata, da alcuni partiti e dirigenti politici. L'ECRI lamenta il fatto che a causa dell'uso di discorsi politici di natura razzista, antisemita e xenofoba: · Vengano adottate misure mal concepite, che si ripercuotono in maniera sproporzionata su alcuni gruppi o influiscono sulle capacità di godere, di fatto, dei loro diritti umani; · La coesione sociale venga messa in pericolo; · La discriminazione razziale conquisti terreno; · La violenza razzista è incoraggiata. In merito a questa situazione, l'ECRI sottolinea che i partiti politici possono svolgere un ruolo essenziale nella lotta al terrorismo formando e orientando positivamente l'opinione pubblica. Essa suggerisce inoltre le seguenti misure pratiche: · Misure di autoregolamentazione che possano essere prese da partiti politici o parlamenti nazionali; · Firma e applicazione della Carta dei partiti politici europei per una società non razzista, che incoraggi un atteggiamento responsabile nei confronti dei problemi legati al razzismo, sia per l'organizzazione stessa dei partiti che per le loro attività nel campo della politica; · L'attuazione efficace di disposizioni di diritto penale volte a reprimere i crimini di natura razzista (compreso quelle disposizioni che sanciscono la motivazione razzista come una circostanza aggravante) e la discriminazione razziale, applicabili a qualsiasi individuo; · L'adozione e l'applicazione di misure volta che condannino i dirigenti di qualsiasi gruppo che istiga al razzismo, nonché il sostegno a un gruppo simile e la partecipazione alle sue attività; · L'instaurazione dell'obbligo di privazione di fondi pubblici alle organizzazioni che istigano al razzismo, compreso la soppressione del finanziamento ai partiti politici. L'ECRI chiede ai partiti di formulare un messaggio politico chiaro, favorevole alla diversità e al pluralismo nelle società europee. Chiede soprattutto un esercizio coraggioso ed efficace dell'autorità politica, che rispetti e promuova i diritti dell'uomo.