Un rapporto preoccupante del Undp sui rom
dell'Europa centrale e orientale
Commissionato dal Programma delle Nazioni unite per lo sviluppo (Undp),
Il Rapporto sullo sviluppo umano dei rom, pubblicato nel gennaio
2003, è la prima ricerca di grande portata sui rom dell'Europa centrale
e orientale, realizzata sulla base di dati quantitativi attendibili
raccolti in Bulgaria, nella Repubblica ceca, in Ungheria, in Romania
e nella Repubblica Slovacca.
In primo luogo il rapporto svela la situazione di fame e di povertà
generalizzata presso le minoranze rom di questi paesi. Speranza di
vita più breve, accesso limitato all'educazione, percentuale di disoccupazione
largamente superiore alla media, deterioramento dello stato di salute
negli ultimi dieci anni, forte percentuale di mortalità infantile,
difficoltà di accesso ai servizi sanitari, scarsa partecipazione
alla vita pubblica: il rapporto insiste sulle cause sistemiche dell'esclusione
e in seguito al fallimento dei tentativi di integrazione. Privilegia
un nuovo approccio, basato sul concetto di sviluppo umano che integri,
al di la dello sviluppo economico, l'aumento delle capacità dell'individuo
in termini di libertà e di dignità umana.
Il rapporto avverte che i paesi dell'Europa centrale e orientale
potranno contribuire in pieno al successo dell'Unione europea solo
mediante una effettiva integrazione dei rom, facilitando loro l'accesso
al lavoro, all'educazione e alla partecipazione politica.
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