Italia      

Musulmani in Italia

SONDAGGIO PEOPLESWG - ANGELO COSTA
PER "FAMIGLIA CRISTIANA"

Noi visti da loro

28 Dicembre 2000 Italia

23 Dicembre 2000Europa

23 Dicembre 2000Statistiche

Nel 52% dei casi abitano da soli o con amici, 7 su 10 frequentano soltanto connazionali. Pur avvertendo inizialmente sospetto e prudenza, giudicano nel complesso amichevole e positiva l’ospitalità nel nostro Paese. Gli immigrati musulmani si raccontano in un sondaggio esclusivo realizzato per "Famiglia Cristiana" da PEOPLESWG – ANGELO COSTA.
Sono emigrati per lavoro, continuano ad essere attenti alle tradizioni della loro cultura d’origine, pur essendo incuriositi dagli italiani e dallo stile di vita del nostro Paese, del quale però faticano ad accettare i ritmi quotidiani. Nel complesso risulta molto spinta la domanda di inserimento nel nostro contesto socio-culturale, tanto da meritare qualche rinuncia: riaddattare, ad esempio, abitudini alimentari e tradizioni.
Le difficoltà incontrate nel rapporto con istituzioni ed organi di polizia sono in parte colmate dal sostegno di organizzazioni cattoliche e di volontariato, verso le quali gli immigrati musulmani in Italia manifestano forte apprezzamento.
La richiesta più urgente rivolta allo Stato italiano è il sostegno nella ricerca di una casa (49%), di un lavoro (45%) e nella concessione di un permesso di soggiorno (54%).

In Italia vivi con qualche parente?

vivo solo/a oppure con amici
52%

con la moglie/il marito

19%

fratelli/sorelle

9%
figli con meno di 16 anni
7%
altri familiari
5%
figli con più di 16 anni
3%
genitori
3%
nonni
1%
non sa/non risponde
1%
Più della metà degli intervistati dichiara di vivere in Italia da sola oppure con amici. Questo dato caratterizza soprattutto le risposte degli uomini (una quota pari al 61,9% del segmento maschile), mentre sembra che le donne risiedano maggiormente con il coniuge, con i figli oppure con i genitori.
Dall'analisi dei dati disaggregati emerge anche che abitano con figli ancora piccoli (sotto i 16 anni) in prevalenza le persone che risiedono nel nostro paese da più tempo e che forse hanno costituito il loro nucleo familiare in Italia.

Per quale motivo hai lasciato il tuo paese?

somma risposte consentite

per cercare un lavoro
55%

per aiutare, con il tuo lavoro, la tua famiglia

30%

perché il tuo paese non offre alcuna possibilità

11%
per andare a studiare all'estero
8%
altro
3%
per sfuggire a persecuzioni (politiche, tribali e altro)
1%
Oltre 8 intervistati su 10 (una quota pari all'85% del campione) hanno lasciato il proprio paese d'origine per motivi di lavoro. Sono venuti in Italia per trovare un'occupazione in prevalenza le persone con un basso profilo scolare, inoltre il dato si correla positivamente con l'età. Una volta giunti sul nostro territorio tali soggetti si sono stabiliti prevalentemente al Nord.
I più giovani e le donne dichiarano più spesso di essersi trasferiti per motivi di studio.

Perché hai scelto l'Italia?

somma risposte consentite
perché offre lavoro 39%
perché è stata consigliata 22%
perché è vicina al tuo Paese 18%
perché avevi amici/parenti che vivevano qui 18%
perché è più semplice ottenere un permesso di soggiorno 14%
per la fama di libertà e tolleranza che ha l'Italia 8%
altro 4%
non sa/no risponde 1%

La maggioranza relativa degli interpellati ha deciso di stabilirsi in Italia per poter lavorare, si tratta in prevalenza di soggetti caratterizzati da un basso profilo scolare.
Quasi 1/4 del campione dichiara che l'Italia è stata una meta consigliata da altri, forse da altri immigrati ben integrati nel nostro paese.
Dall'analisi delle disaggregazioni emerge che le persone che risiedono nel nostro paese da più tempo l'hanno scelto perché più vicino alla loro terra natia e perché hanno potuto ottenere più facilmente il permesso di soggiorno.
Chi è arrivato in Italia per restare abbastanza vicino al proprio paese si è stabilito più spesso al Centro-Sud/Isole mentre chi è stato spinto soprattutto da una motivazione economica si è diretto più spesso al Nord.

Quale è la principale difficoltà che hai incontrato quando sei arrivato in Italia:?
trovare un lavoro
30%

trovare una casa

25%

ottenere dei documenti regolari

18%
trovare degli amici
9%
altro
4%
non risponde
14%
Le difficoltà maggiori riscontrate dagli intervistati al loro arrivo in Italia sembrano riguardare principalmente la ricerca di un lavoro e di un alloggio. Tali problemi presentano un carattere di trasversalità rispetto alle disaggregazioni analizzate ma caratterizzano maggiormente chi ha scelto di stabilirsi al Centro-Sud/Isole
Le donne e i più giovani lamentano soprattutto il fatto di aver faticato ad instaurare relazioni interpersonali, forse a causa delle differenze culturali.
Sembra che le persone meno scolarizzate abbiano ottenuto meno facilmente dei documenti regolari.

Le persone che frequenti di più, i tuoi amici sono:

originari del tuo paese
71%

italiani

31%

originari di un altro paese

17%
non frequenti nessuno
4%
non risponde
1%
Circa 7 soggetti su 10 dichiarano di socializzare soprattutto con persone originarie del proprio paese.
Le donne, le persone ad alto profilo scolare, chi si è stabilito al Centro-Sud/Isole e chi risiede nelle nostre città da più anni e quindi ha avuto modo di inserirsi meglio nel contesto sociale, affermano con maggior frequenza di aver instaurato legami anche con gli italiani.
Da notare che i giovani (18-34 anni) e i residenti nelle città del Nord-Est sembrano più propensi allo scambio interculturale perché hanno più amici tra persone di diverse etnie.

E per integrarti meglio in Italia a cosa sei disposto a rinunciare maggiormente:

alle tue abitudini alimentari
41%

alle tradizioni del tuo paese

20%

al tipo di rapporto che hai con le donne

15%
alle tue idee religiose
13%
altro
5%
non risponde
6%

A che cosa sei disposto a rinunciare?
alle tue idee religiose
52%

alle tradizioni del tuo paese

20%

alle tue abitudini alimentari

10%
al tipo di rapporto che hai con le donne
6%
altro
3%
non risponde
9%
Per meglio integrarsi nel nostro paese, la maggioranza relativa degli intervistati rinuncerebbe innanzitutto alle proprie abitudini alimentari mentre circa la metà del campione non intende abbandonare la propria fede religiosa, questi dati rappresentano più frequentemente chi vive nel Nord-Est.
I giovani dichiarano più spesso di essere disposti anche a rinunciare alle proprie tradizioni; i soggetti che vivono in Italia da diversi anni ritengono con più frequenza di poter cambiare i rapporti con l'altro sesso.
Le donne musulmane intervistate sembrano più legate alla propria fede e alle proprie tradizioni mentre nel 66,7% dei casi propenderebbero piuttosto per un cambio di menù.

Cosa ti è stato più difficile accettare dell'Italia?

somma risposte consentite
i ritmi di vita
37%

i rapporti umani

35%

il clima

25%
le abitudini alimentari
9%
altro
3%
non risponde
1%
Per la maggioranza relativa degli intervistati risulta particolarmente difficile sostenere i ritmi di vita italiani ed accettare i rapporti umani, questo dato caratterizza più spesso chi abita nelle città del Nord.
Dall'analisi delle disaggregazioni si evince che le donne, i residenti a Nord-Est e le persone da poco stabilitesi sul nostro territorio hanno più problemi ad ambientarsi al nostro clima.

Quali di queste cose ti mancano di più in Italia?
la tua famiglia
43%

Chiese della tua religione

33%

Luoghi e occasioni di incontro con persone del tuo paese

28%
centro informativo per immigrati
15%
informazioni in diverse lingue
11%
luoghi e occasioni d'incontro con italiani
7%
corso di italiano per stranieri
7%
I musulmani che vivono in Italia sentono soprattutto nostalgia dei propri cari.
Per più di 6 intervistati su 10 mancano centri di aggregazione/chiese per persone della loro cultura. Questo dato caratterizza maggiormente le persone a basso profilo scolare.
I soggetti che abitano nel nostro paese da meno tempo, i residenti a Nord-Est e le donne richiedono maggiormente informazioni in diverse lingue e corsi di italiano per stranieri.


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